“Engels mi raccontò che Marx gli parlò per la prima volta del determinismo economico della sua teoria della concezione materialistica della storia nel 1844, al Café de la Régence (1), uno dei principali centri della rivoluzione del 1789. Engels e Marx presero l’abitudine di lavorare insieme. Engels, che pure era di una precisione estrema, perse la pazienza più d’una volta davanti alla scrupolosità di Marx, che si rifiutava di scrivere una frase se non era in grado di provarla in dieci modi diversi” (dai ricordi di Paul Lafargue, scritti nel 1904). [immagine n. 28, periodo 1841-1845]
“Nonostante la febbrile attività di Marx per riorganizzare le fila anche nelle difficili condizioni dell’esilio, le organizzazioni politiche dei profughi politici a Londra andavano sfaldandosi ed erano dilaniate da violente quanto sterili lotte intestine. Anche la Laga dei comunisti subì la stessa sorte e ben presto si arrivò a una scissione. Così Marx motivò la natura politica del contrasto che lo opponeva al gruppo Willich-Schapper: «Ad una concezione critica la minoranza oppone una concezione dogmatica, a una concezione materialistica essa ne oppone una idealistica. Per essa non i rapporti effettivi, ma la ‘pura volontà’ è motore della rivoluzione. Mentre noi diciamo agli operai: dovrete combattere ancora per 15, 20, 50 anni guerre civili e nazionali, non solo per cambiare la situazione, ma per cambiare voi stessi e mettervi in grado di esercitare il potere politico; voi dite invece: “Dobbiamo giungere subito al potere, oppure possiamo andare a dormire”. Mentre noi additiamo specialmente agli operai tedeschi la struttura ancora informe del proletariato tedesco, voi lusingate nel modo più grossolano il sentimento nazionale e i pregiudizi di classe degli artigiani tedeschi, il che del resto è più popolare. I democratici santificano la parola ‘popolo’, e voi la parola ‘proletariato’. Come i democratici, voi mettete la retorica rivoluzionaria al di sopra dello sviluppo rivoluzionario» (intervento di Marx alla seduta del Comitato centrale della Lega del 15 settembre 1850)” [immagine n. 9, periodo 1849-1864]
“La scoperta delle terre aurifere e argentifere in America, lo sterminio e la riduzione in schiavitù della popolazione aborigena, seppellita nelle miniere, l’incipiente conquista e il saccheggio delle Indie Orientali, la trasformazione dell’Africa in una riserva di caccia commerciali delle pelli nere, sono i segni che contraddistinguono l’auroro dell?era della produzione capitalistica. Questi procedimenti idillici sono ‘momenti fondamentali dell’accumulazione originaria’. Alle loro calcagnaviene la ‘guerra commerciale’ delle nazioni europee, con l’orbe terracqueo come teatro. La guerra commerciale si apre con la secessione dei Paesi Bassi dalla Spagna, assume proporzioni gigantesche nella guerra antigiacobina dell’Inghilterra e continua ancora nelle guerre dell’oppio contro la Cina, ecc.» (Marx, ‘Il capitale’, libro I) [immagine n. 69, periodo 1849-1864] [‘Karl Marx. Biografia per immagini’, a cura di Alberto Ajello, Editori Riuniti, Roma, 1983] [(1) L’antico Café de la Régence a Parigi dove si incontrarono Karl Marx e Friedrich Engels nel 1844]