“Engels dice: “Hegel fu il primo a rappresentare in modo giusto il rapporto di libertà e necessità. Per lui la libertà è il riconoscimento della necessità. ‘Cieca è la necessità solo nella misura in cui non viene compresa’. La libertà non consiste nel sognare l’ indipendenza dalle leggi della natura, ma nella conoscenza di queste leggi e nella possibilità, legata a questa conoscenza, di farle agire secondo un piano per un fine determinato. Ciò vale in riferimento tanto alle leggi della natura esterna, quanto a quelle che regolano l’ esistenza fisica e spirituale dell’ uomo stesso: due classi di leggi che possiamo separare l’ una dall’ altra tutt’al più nell’ idea, ma non nella realtà. Libertà del volere non significa altro perciò che la capacità di poter decidere con cognizione di causa. Quindi quanto più libero è il giudizio dell’ uomo per quel che concerne un determinato punto controverso, tanto maggiore sarà la necessità con cui sarà determinato il contenuto di questo giudizio… La libertà consiste dunque nel dominio di noi stessi e della natura esterna, fondato sulla conoscenza delle necessità naturali (Naturnotwendigkeiten) …” (pp.112 e 113 della 5 ediz tedesca).” [V.I. Lenin, Opere complete. 14. 1908, 1970]