“È assolutamente impossibile cercare le cause delle fasi  della società capitalista nella coscienza soggettiva, nelle intenzioni o progetti dei suoi membri. Le leggi obiettive del capitalismo furono formulate prima che la scienza cominciasse a pensarci seriamente. Finora la stragrande maggioranza degli uomini non sa nulla delle leggi che governano l’economia capitalista. Tutta la forza del metodo marxista sta nell’affrontare i fenomeni economici non dal punto di vista soggettivo di certe persone, ma da quello obiettivo dello sviluppo della società come un tutto, così come uno studioso di scienze sperimentali si pone a considerare un alveare o un formicaio. Per la scienza economica il valore decisivo è dato da ciò che gli uomini fanno e come lo fanno, non da ciò che essi pensano delle loro proprie azioni. Alla base della società non stanno la religione e la morale, ma la natura e il lavoro. Il metodo di Marx è ‘materialista’ perché procede dall’esistenza alla coscienza e non in senso opposto. Il metodo di Marx è ‘dialettico’ perché considera la società e la natura in fase evolutiva, e l’evoluzione stessa la lotta costante di forze contrarie” (pag 69-70) [‘Trotsky su Marx’, (in) Lenin-Trotsky, ‘Su Marx. L’approccio di due capi della Rivoluzione russa’, GoWare, Firenze, 2017]