“Bakunin fa parte dell’Internazionale da circa un anno e mezzo. È un nuovo venuto. Al congresso di Losanna (settembre 1868) della Lega della Pace e della Libertà (egli era membro del comitato esecutivo di questa associazione internazionale borghese creata per far da contrappeso all’Internazionale proletaria) svolse uno dei suoi ruoli di imbonitore che gli sono tanto congeniali. Propose una serie di risoluzioni che, nonostante la loro insulsaggine, con il loro tono contrassegnato da un burbanzoso radicalismo erano indicate a spaventare i cretini borghesi. In tal modo, messo in minoranza, uscì con gran clamore dalla Lega e fece annunciare trionfalmente alla stampa europea questo grande evento. Sa usare la pubblicità quasi con la stessa abilità di Hugo che – come dice Heine – non è semplicemente egoista, ma hugoista. Poi entrò nella nostra associazione, nella sua branca romanda di Ginevra. Il suo primo atto fu una cospirazione. Costituì l’«Alleanza della Democrazia Socialista». Il programma di questa società non era altro che l’insieme delle risoluzioni che Bakunin aveva proposto al congresso di Berna della Lega per la Pace. L’organizzazione aveva un carattere di setta con il centro principale a Ginevra e si costituì come associazione internazionale che avrebbe dovuto tenere dei congressi generali, essere una società internazionale indipendente e ‘in pari tempo’ parte integrante della nostra Internazionale. In breve, con l’infiltrazione di questa società segreta, la nostra associazione si sarebbe progressivamente dovuta trasformare in uno strumento del russo Bakunin. Servì da pretesto l’affermazione che questa nuova società era stata creata con il fine specifico di «fare della propaganda teorica». Il che è proprio molto divertente, se si pensa al fatto che Bakunin e i suoi apostoli non sanno nulla di teoria. Ma il programma di Bakunin era «la teoria». (…)” [da Appendice V. Marx ed Engels su Bakunin; Lettera di Karl Marx a Paul e Laura Lafargue, Londra, 19 aprile 1870 (pag 301-321) (in) Michail Bakunin, ‘Opere complete. Volume II. La Prima Internazionale in Italia e il conflitto con Marx. Scritti e materiali’, Edizioni della rivista Anarchismo, Catania, 1976]