“La prima Associazione internazionale dei lavoratori fondata a Londra il 28 settembre 1864 dovette affrontare gli stessi problemi di orientamento. Le ‘Trade Unions’ britanniche e i proudhoniani francesi auspicavano l’emancipazione dei lavoratori mediante l’istruzione, il mutualismo e le rivendicazioni economiche. Ma Karl Marx non scindeva l’economia dalla politica. Nel suo indirizzo inaugurale all’AIL del 28 settembre 1864 dichiarava: “Il grande compito della classe operaia, è di conquistare il potere politico”. Nel redigere gli statuti dell’AIL Marx precisava il suo pensiero e la sua tattica nell’articolo 7, a: “Nella sua lotta contro il potere unificato delle classi possidenti, il proletariato può agire come classe solo organizzandosi in partito politico autonomo, che si oppone a tutti gli altri partiti costituiti dalle classi possidenti… L’unione delle forze della classe operaia, che essa ha già raggiunto grazie alla lotta economica, deve anche servirle di leva nella lotta contro il potere politico dei suoi sfruttatori. Siccome i magnati della terra e del capitale utilizzano sempre i loro privilegi politici per difendere e perpetuare i loro monopoli economici e per asservire il lavoro, così la conquista del potere politico è diventato il grande dovere del proletariato” (K. Marx F. Engels, Opere scelte, a cura di L. Gruppi, 1966)” [Maurice Niveau, Storia dei fatti economici contemporanei, 1966]