“Alla questione dei principi della guerra civile americana risponde il grido di battaglia con cui il Sud ha infranto la pace. Stephens, il vice presidente della Confederazione sudista, dichiarava alla Convezione dei secessionisti che l’elemento che distingueva sostanzialmente la Costituzione testé elaborata a Montgomery dalla Costituzione di Washington e Jefferson, era che adesso per la prima volta si riconosceva nella schiavitù un’istituzione buona di per se stessa ed il fondamento di tutta la struttura dello stato, mentre ‘i padri’ della Rivoluzione, uomini radicati nei pregiudizi del XVIII secolo, avevano considerato la schiavitù ‘un male importato dall’Inghilterra’, che doveva venir eliminato con l’andar del tempo. Un altro alfiere del Sud, Spratt esclamava: «Per noi si tratta della fondazione di una grande repubblica schiavista». Quindi, mentre il Nord ha sguainato la spada esclusivamente in difesa della Unione, non è forse vero che il Sud aveva già dichiarato che la sopravvivenza della schiavitù non era più compatibile con la sopravvivenza dell’Unione?” (pag 79-80) [Londra, 20 ottobre 1861 – Die Presse, 25 ottobre 1861] [F. Engels, K. Marx, ‘De America. Volume primo. La guerra civile’, Silva editore, Roma, 1971]