“Lo sviluppo ideologico di Marx ebbe invero come punto di partenza l’idealismo, tuttavia questo fu soltanto un momento giovanile transitorio di questo sviluppo, e non un momento di un sistema ben maturo e compatto di concezioni. Lo stesso vale per la trasformazione delle opinioni di Marx negli anni 1843-1847, quando tra stenti e sofferenze si venne elaborando la sua teoria e pratica. Fu questo un periodo di ‘divenire’, e non un tempo di già garantite concezioni e attività. Certi avversari e nemici coerenti del marxismo, i quali, come Calvez o Bigo, si servono coscientemente di una particolare interpretazione delle opinioni del giovane Marx per la lotta contro il marxismo, non rifuggono dal ‘mettere a confronto’ queste opinioni col sistema maturo del socialismo scientifico. Dal punto di vista della storia del pensiero questo è una notoria assurdità, tuttavia almeno qui abbiamo a che fare con una posizione conseguente. I revisionisti invece, per lo più sono disposti a lasciare anche in pace Marx, però lo contrappongono ad Engels, il quale viene fatto passare per il principale colpevole della “falsificazione” del marxismo, per gli uni in seguito allo spirito del positivismo, per gli altri in seguito allo spirito del dogmatismo e dello schematismo e simili.  Il metodo di contrapporre il “vero” marxismo di Marx al marxismo “falsificato” di Engels, è oggi ormai una storia vecchia. Nel nostro paese, tra l’altro, già cinquant’anni fa Brzozowski è diventato celebre per la volgarizzazione di questo metodo. (…) La parola “marxismo” deriva invero dal nome Karl Marx, ma la corrente che porta questo nome è l’opera ‘comune’ di Marx ed Engels. E’ anche assai noto che dal momento in cui Marx intraprese il suo studio sul ‘Capitale’, ne scaturì una esplicita divisione del lavoro tra loro, in base alla quale ad Engels toccò il compito di occuparsi della discussione polemica, anche in campo filosofico. E’ altrettanto ben noto (dal Carteggio Marx-Engels) che ‘ogni’ passo tentato sul campo teoretico da uno dei due di questa particolare coppia inseparabile era partecipato all’altro e da questi criticato o approvato. Ancora, è noto che Marx non sollevò mai alcuna obiezione contro le concezioni filosofiche pubblicate da Engels (…)” [Adam Schaff, Che cosa significa essere marxista. Saggi filosofici. 2., 1978]