“Questa rivoluzione agricola americana, insieme al rivoluzionamento dei mezzi di trasporto prodotto dalle invenzioni americane, fa sì che il grano che giunge in Europa abbia prezzi tanto bassi che nessun agricoltore europeo – almeno quando deve pagare l’affitto – può competere con essi. Si guardi all’anno 1879, il primo in cui si è potuto avvertire tale fenomeno. Il raccolto andò male in tutta l’Europa occidentale e fu un vero fallimento in Inghilterra. Eppure, grazie al grano americano, i prezzi rimasero quasi stazionari. Per la prima volta, l’agricoltore inglese ebbe contemporaneamente un cattivo raccolto e un prezzo basso del grano. Allora gli agricoltori cominciarono ad agitarsi, e i ‘landlord’ a preoccuparsi. L’anno seguente, con un raccolto migliore, i prezzi furono ancora più bassi. Il prezzo del grano è ormai determinato dal costo di produzione in America più il prezzo del trasporto. E le cose andranno sempre più in questo modo, proporzionalmente al dissodamento di sempre più praterie. Gli eserciti di agricoltori richiesti da siffatta operazione – li produciamo noi europei con l’emigrazione” [Friedrich Engels, da ‘Il cibo americano e la questione della terra’, in Marx Engels, L’Irlanda e la questione irlandese, Progress, 1975]