“La mia opinione sullo sviluppo dell’umanità si rifà sino ad un certo punto alla ‘dialettica’ di Hegel, senza peraltro che io condivida il misticismo e l’idealismo di questo filosofo. Fondandomi sugli sviluppi della storia sono giunto alla convinzione che l’umanità sotto alcuni aspetti – non certamente tutti – ritorni nuovamente nel corso del suo sviluppo al suo punto di partenza, benché ad un ‘livello più alto’. Originariamente l’uomo era comunista, l’uomo e la donna erano eguali. Lo sviluppo tecnico ha annullato questa condizione, creando la proprietà privata. Ma oggi, lo sviluppo tecnico è giunto ad un punto tale ce esso – quale industrialismo e capitalismo – genera in sé i mezzi di produzione socialisti e conseguentemente il comunismo e la parità tra l’uomo e la donna. In un certo senso, ciò rappresenta indubbiamente un ricorso, ma un ricorso sul tipo della chiocciola (*). Nel ricorso si giunge più in alto di quanto non lo si fosse all’inizio. Abbiamo superato il comunismo del ‘focolare’, e giungiamo al comunismo (o collettivismo, se preferisce) del genere umano. La proprietà privata, quale anello intermedio, ha creato i rapporti tra i singoli ceppi e tra le singole nazioni. Il capitalismo ha spezzato l’antico esclusivismo delle comunità e dei popoli ed ha introdotto l’internazionalità. Il comunismo dell’uomo primordiale era esclusivo, limitato al suo focolare. Chi era al di fuori del suo focolare, era suo nemico. Il comunismo odierno è internazionale, considera tutti gli uomini come fratelli. In breve, ho esposto questi concetti nel mio articolo ‘Gli impulsi sociali nel «mondo umano», apparso sulla ‘Neue Zeit’ di questo anno (8). Se non conosce ancora l’articolo, glielo mando volentieri. È uscito il libro di Morgan (9), sul quale richiamo la sua attenzione: ‘Ancient Society’. Fra poche settimane uscirà sullo stesso tema un opuscolo di Engels dal titolo: ‘L’origine dello Stato, della famiglia e della proprietà’. Quest’opuscolo è del massimo interesse. Come ho visto dal suo libro [‘In socialismo’, ndr], è apparso ora a Milano il mio libro sull”Aumento demografico’. Purtroppo non l’ho ancora avuto in visione. Scriverò comunque all’editore di mandarmene alcuni esemplari. (…)” [Dalla lettera di K. Kautsky a N. Colajanni del 30 agosto 1884] [(in) ‘Democrazia e socialismo in Italia. Carteggi di Napoleone Colajanni: 1878-1898’, a cura di Salvatore Massimo Ganci, Feltrinelli editore, Milano, 1959] [(*) in italiano, tra parentesi, nel testo; (8) L’articolo in questione apparve sulla ‘Neue Zeit’ in tre puntate, nei n. 1,2,3 del 1884; (9) Lewis Henry Morgan, antropologo americano di tendenze positivistiche (1818-1881); (10) V. il carteggio Bissolati]