“Come naturale conseguenza della logica dello ‘jus sive potentia’, il supremo potere manterrà il suo diritto fino a quando manterrà la sua potenza: «Questo diritto di imporre tutto ciò che vogliono [poiché il potere della somma autorità non è soggetta a nessuna legge] soltanto fino a quando esse detengono effettivamente il sommo potere: perché, se perdono questo, perdono insieme anche il diritto illimitato d’imperio, il quale cade nelle mani di colui o di coloro che l’hanno conquistato e che sono in grado di mantenerlo (101). Marx non ricopia il passaggio successivo in cui Spinoza afferma che è raro che un ordinamento democratico impartisca ordini del tutto assurdi, dato che da una parte «è quasi impossibile che la maggior parte di un consorzio, se questo è grande, convenga in un modo assurdo» e dall’altra perché ciò è escluso dal principio e dal fine dell’ordinamento democratico, «che (…) è quello di evitare gli assurdi dell’istinto e di contenere gli uomini per quanto è possibile entro i limiti della ragione, affinché vivano nella concordia e nella pace» (102). Dunque, conclude Spinoza in un altro estratto marxiano, «in un regime politico nel quale è legge suprema la salute, non del sovrano, ma di tutto il popolo [‘salus totius populi’], colui che obbedisce in tutto all’autorità non deve essere definito schiavo inutile a se stesso, ma suddito; e libera in sommo grado è quella repubblica che ha le sue leggi fondate sulla retta ragione, giacché in essa ciascuno può, se vuole, essere libero, ossia vivere integralmente secondo il dettame della ragione» (103). Infine una riga fondamentale nell’estratto marxiano: « (…) Stato democratico [‘imperium democraticum‘] mi pare il più naturale e il più conforme alla libertà che la natura consente a ciascuno» (104). Malgrado sia stato affermato da più interpreti una forte presenza spinoziana nel ‘Contratto sociale’ (105), non è difficile cogliere gli elementi che hanno permesso a Marx di individuare in Spinoza e non in Rousseau il modello di una teoria della democrazia come ‘Verfassungsgattung'” (pag 21-22) [(101) K. Marx, «Exzerpte aus Benedictus Spinoza: Opera ed. Paulus», cit., pp. 240-241, tr. it. cit., p. 383; (102) B. Spinoza, ‘Tractatus Theologico-politicus’, cit., p. 194, tr. it. cit., p. 383; (103) K. Marx, «Exzerpte aus Benedictus Spinoza: Opera ed. Paulus», cit., p. 241, tr. it. cit., p. 384; (104) Ivi, p. 240, tr. it . cit., p. 384; (105) Cfr. in particolare M. Francès, «Les rèminiscences spinozistes dans le Contrat social de Rousseau», in ‘Révue philosophique de la France et de l’Etranger’, 76 (1951), pp. 61-84. Cfr. anche P. Vernière, ‘Spinoza et la pensée française avant la révolution’, Paris, Presses Universitaires de France, 1954, p. 481 e sgg]