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“Il finanziamento del processo d’accumulazione capitalista prende la forma di un intervento del “capitale finanziario”. Questo corrisponde alla forma del capitale denaro divenuto autonomo nel corso del processo di accumulazione (o prima ancora di questo poiché il capitale-merce, che comprende capitale commerciale e capitale finanziario, si è storicamente costituito prima del capitale industriale). L’autonomia significa che i movimenti del denaro nel processo di circolazione del capitale industriale “diventano la funzione di un capitale particolare; quest’ultimo effettua i suoi movimenti e quelli soltanto, come le operazioni che gli sono proprie” (2). Vi è così una frazione del capitale che sotto forma di capitale denaro si separa dal capitale industriale e commerciale; questa frazione  ha come funzione esclusiva d’assicurare il finanziamento del processo di riproduzione per il capitale nel suo complesso. Le operazioni di pagamento e d’incasso di denaro che i capitalisti devono effettuare sono in questo modo assunti “da una categoria speciale di agenti o di capitalisti, per conto di tutto il resto della classe capitalista” (3). (…) Una frazione del capitale è gestita in modo specializzato, cosa che corrisponde ad una divisione del lavoro tra i capitalisti. Una parte di costoro si incaricano della gestione del capitale denaro; questa “diventa una branca particolare degli affari e siccome è così realizzata per l’apparato monetario di tutta la classe capitalista, viene concentrata e realizzata su grande scala”. Così il ruolo assunto da una frazione del capitale, divenuta autonoma sotto forma di capitale finanziario, induce una relazione tra settori capitalistici diversi. Le relazioni tra le forme del capitale (capitale, denaro, capitale produttivo) diventano rapporti tra frazioni capitaliste. Questi rapporti vengono studiati da Marx all’interno di quello che egli chiama “il sistema di credito”. Questo sistema appare come un potente strumento di finanziamento del capitalismo, sotto diverse forme, tra le quali la costituzione d’intermediari finanziari, cioè principalmente le banche. “E’ evidente che la massa di capitale denaro che i banchieri trattano è il capitale denaro circolante dei commercianti e degli industriali e che le operazioni che le banche compiono sono solo le operazioni di coloro ai quali le banche servono da intermediari. (…)” (4)” [Suzanne De Brunhoff, Politica ed economia nella moneta, 1977] (pag 131-132-133) [(2) K. Marx, Il capitale, Libro III, cap. XIX, p. 377; (3) Ibidem, Libro III, cap. XIX, p. 378; (4) Ibidem, Libro III, cap. XIX, p. 378]