“Ma ciò significava anche una lettura affatto divergente di Marx. Popov, Groman e tutti gli analisti di bilancio erano partiti dagli schemi di riproduzione del II Libro. Bucharin stesso li aveva a lungo discussi, affermandone la validità per la comprensione dei processi di riproduzione. La revisione a cui essi erano stati sottoposti, nel senso di adeguarli alla struttura mista dell’economia sovietica, non ne alteravano il significato metodologico. E’ Fel’dman che fornisce una versione sistematica di questa lettura di Marx (1). Ed è ancora Preobrazenskij che vi si oppone, raggiungendo proprio in ciò, forse, i massimi risultati della sua indagine teorica. Il dibattito intorno a Marx costituisce, quindi, il momento esemplare, e teoricamente più stimolante, dello scontro tra le linee alternative sul problema dello sviluppo sovietico in quegli anni”. [(1) G.A. Fel’dman, Per una teoria dei tassi di crescita del reddito nazionale, in N. Spulber, a cura, La strategia sovietica per lo sviluppo economico (1970)] [Massimo Cacciari, Le teorie dello sviluppo (Il dibattito sovietico sull’industrializzazione, ipotesi di lavoro)] [Contropiano, n° 1 1971]