“La teoria del valore seguita dal Marx rappresenta dunque una speciale elaborazione delle dottrine appartenenti a quella scuola classica inglese, di cui il Ricardo fu il pensatore più profondo. Cadono in un gravissimo errore storico, quei marxisti i quali parlano come se la concezione del valore-lavoro fosse stata creata dal Marx di sana pianta. Nella sua prefazione all’edizione 1884 della “Miseria della filosofia”, Federico Engels, polemizzando contro il Rodbertus che si riteneva plagiato dal Marx medesimo, scrive: “Rodbertus crede così incomparabili le sue scoperte, che non gli viene neppur in mente che Marx abbia potuto da sé solo trarre da Ricardo le sue conclusioni”. Come è implicito in queste parole dello stesso Engels, l’originalità del Marx non sta nella teoria del valore-lavoro, ma nel fatto che di tale teoria egli si è servito per giungere alla dottrina del plusvalore” [Antonio Graziadei, Cosa è il marxismo. Dodici conferenze all’Università di Roma, 1947]