“Nel capitolo II, ragionando circa il significato del risparmio, abbiamo detto che l’importanza di tale fenomeno poteva essere compresa soltanto in relazione a uno sviluppo già in atto, e che si sarebbe risparmiato molto meno in assenza di quest’ultimo. Qualcosa di analogo può essere detto per quanto concerne il movimento demografico. L’aumento della popolazione sarebbe più contenuto di quanto non fosse se per mezzo dello sviluppo economico non fossero di fatto già state create in precedenza le condizioni economiche per accogliere nuovi individui. Lo sviluppo crea sempre nuove forme, nuove opportunità di lavoro, sempre maggiori disponibilità di beni; e la popolazione cresce sulla base di queste possibilità all’interno delle nuove forme economiche. Non diciamo nulla di nuovo. Già Marx ebbe ad affermare, lapidariamente: «il capitalismo ha creato dal nulla le popolazioni» (12). Così è nei fatti e il nesso causale è pure molto chiaro da considerare. Lo sviluppo e parte delle sue ripercussioni facilitano in generale la costituzione di famiglie, aprono possibilità poi inseguita dai singoli individui. Questo è quanto accade, almeno fino ad un certo punto; e nella misura in cui ciò è vero, l’aumento della popolazione è conseguenza, non causa dello sviluppo, quanto meno in linea di principio. Lo sviluppo e i suoi effetti possono inoltre essere d’impulso per uno sviluppo successivo, ma ciò rappresenta solo un’ulteriore conseguenza dello sviluppo che genera altri sviluppi. Nella misura in cui così non fosse, se la popolazione crescesse a prescindere dal margine d’azione economico, varrebbe quanto precedentemente detto. Quali che siano le circostanze, dalla nostra analisi risulta che l’aumento della popolazione non costituisce una causa originaria, in linea di principio interessante, dello sviluppo economico” (pag 133-134) [Joseph A. Schumpeter, a cura di Adelino Zanini, ‘Il fenomeno fondamentale dello sviluppo economico. Due capitoli dalla ‘Theorie der wirtschaftlichen Entwicklung (1911)’, Il Mulino, Bologna, 2015] [(12) Schumpeter cita a memoria dal ‘Manifesto del Partito comunista’. L’espressione esatta à da identificarsi nel passaggio in cui gli autori, tra gli effetti dell’assoggettamento delle forze naturali messo in atto dalla borghesia, annoverano «intere popolazioni sorte da nulla (‘ganze aus dem Boden hervorgestampste Bevölkerungen’)» (MEW, cit, vol. 4, p. 467)]