“(…) 192. Della Volpe, ‘Rousseau e Marx e altri scritti di critica materialistica’. Roma. Editori Riuniti. 1957 pp. 162. Dedicato “agli studenti dell’Istituto Gramsci”, il volume si compone di “vari saggi di filosofia politica, di metodologia e logica morale”, la cui unità interna è costituita “non solo dal comune metodo di una critica materialistica ma anche da alcuni principi costruttivi che circolano in tutti”. p. 11 (…). Enunciando, nella Nota introduttiva la tesi generale esposta nel saggio che conferisce il titolo al volume, d.V. (Della Volpe) suggerisce di respingere, in quanto egualmente esaurita storicamente, tanto l’interpretazione di Rousseau astrattamente egualitario (alla Babeuf) e ideologo della piccola borghesia radicale, quanto l’interpretazione social-democratica, in chiave giusnaturalistica (alla Mondolfo), e di accogliere, invece, la sostanza feconda del pensiero rousseauniano sulla libertà (egualitaria) nell’istanza democratica del “merito” personale, cioè del potenziamento sociale dell’individuo (“tramite la ‘volontà generale'”), come presupposto storico del più maturo pensiero di Marx e di Lenin. Accreditando a d.V. il merito di avviare, con questo testo, una vasta discussione sul nesso “Rousseau-marxismo”, P. Casini, ‘Introduzione a Rousseau’, Bari, Laterza; 1974, p. 142 sottolinea che il filosofo marxista rimette qui in discussione lo “schema di opposizione” tra R. “giusnaturalista” e R. “egualitario”, con il quale aveva promosso, fin dal 1943 (114), “l’ardita rivalutazione” del pensiero del ginevrino. Denunciando il disinteresse per il R. politico, da parte della cultura idealistica – da B. Croce a G. De Ruggiero, e con l’eccezione di R. Mondolfo -, U. Cerroni, ‘Prefazione a J.J. Rousseau, ‘Discorso sull’economia politica e frammenti politici’, Bari, Laterza, 1968, p. 6, rileva poi che bisogna arrivare fino al ‘Rousseau e Marx’ di d.V. “per recuperare appieno la portata e l’incidenza moderna del pensiero roussoviano”. Ma cfr. tra gli altri, M. Rossi (621) e L. Colletti (414, 494, 592). Pubblicato nell’aprile del 1957, il volume è ristampato nel giugno dello stesso anno come “seconda edizione”. Trattandosi, però, di una pura e semplice ristampa della prima edizione, non viene affatto registrato a parte. Di conseguenza tutti gli scritti provocati dalla ristampa saranno riferiti alla presente edizione. Il terzo saggio è tradotto in tedesco da N. Merker, col titolo ‘Methodologische Fragen in Karl Marx Schriften von 1843 bis 1859′, in Deutsche Zeitschrift für Philosofie’, n. 5. 1958, pp. 777-804; il primo saggio, comprendente i tre capitoli, ad eccezione della nota su Kant e su Locke e del §§ 1 e III del III cap., è tradotto, in tedesco, da N. Merker, col titolo ‘Rousseau und Marx’, in Deutsche Zeitschrift für Philosophie’, n. 6, 1961, pp. 724-746. (…)” (pag 106-108) [Carlo Violi, ‘Galvano della Volpe. Testi e studi (1922-1977)’, La Libra, Messina, 1978]
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- Articolo pubblicato:17 Febbraio 2025