“Marx ed Engels elaborarono come piattaforma politica dei comunisti per la rivoluzione tedesca un documento di grande importanza teorica e politica: ‘Rivendicazioni del partito comunista in Germania’. Il punto iniziale del documento diceva: “L’intera Germania è proclamata repubblica, unica e indivisibile”. Solo instaurando un’unica repubblica era infatti possibile farla finita con la frammentazione economica e politica del paese, con le concorrenti ingerenze prussiane ed austriache che impedivano l’unificazione, con le numerose dinastie dei vari staterelli. Ne sarebbe così conseguita la formazione di una nazione tedesca che avrebbe posto le basi per l’unione della classe operaia su scala nazionale. (…) Nelle ‘Rivendicazioni’ erano indicate anche riforme socio-economiche estremamente importanti. Ad esempio, vi era formulato il programma agrario dei comunisti diretto alla eliminazione della proprietà fondiaria, base economica del dominio politico della nobiltà. Tale programma comprendeva l’annullamento senza indennizzo di tutti i vincoli feudali contadini, il passaggio nelle mani dello Stato di tutte le terre dei principi e le altre terre feudali, delle miniere, delle cave, ecc. (…). Le ‘Rivendicazioni del partito comunista in Germania’, pubblicate con la firma di tutti i membri del nuovo Comitato centrale, nonché il ‘Manifesto’, venivano consegnati ai membri della Lega dei comunisti in partenza per la Germania. Terminato quersto lavoro di preparazione e dopo avere inviato in Germania circa quattrocento operai tedeschi, in maggioranza aderenti alla Lega, Marx ed Engels lasciarono Parigi agli inizi di aprile per partecipare alla rivoluzione tedesca”. [E.A. Stepanova, Karl Marx. Breve saggio biografico, 1982]