“Noi non disponiamo che di informazioni sparse per conoscere l’impatto reale degli articoli di Marx ed Engels nel giornale di Greeley. Un primo elemento ci informa: i complimenti ripetuti che Dana indirizza a Marx, assicurandolo sulla popolarità dei suoi articoli presso i lettori della ‘Tribune’. Egli gli conferma così a più riprese che i suoi articoli sono ben accolti, «letti con soddisfazione da un numero considerevole di persone e ampiamente riprodotti» (74). Anche Marx sembra felicitarsi. Dana gli dichiara in seguito che è uno dei corrispondenti più «apprezzati», e che i suoi articoli sono «tenuti in grande considerazione» da parte dei proprietari del giornale come dai lettori, lodando in particolare i testi dedicati alle questioni militari (senza sapere che questi sono redatti da Engels) (75). Lo stesso Dana sembra essere stato impressionato da Marx in occasione del loro incontro nel 1848, e sembra aver subito in una certa misura la sua influenza. Egli cerca quindi di trovare all’esiliato londinese altri canali di diffusione per i suoi scritti, proponendogli nell’aprile 1857 di scrivere per l’Enciclopedia statunitense diretta da George Ripley, il cronista letterario della ‘Tribune’ (76). Per sapere se bisogna accordare credito agli elogi di Dana, si può andare al corriere dei lettori pubblicato nella ‘Tribune’. Secondo uno storico del giornale, se la rubrica negli anni 1850 è maggiormente dedicata alle questioni locali, gli articoli di Marx sono quelli che attirano più commenti, positivi o no, tra tutti quelli scritti da parte dei corrispondenti stranieri (77). Oltre a questa osservazione, si sa che Henry Charles Carey, il solo economista statunitense che Marx giudica degno di interesse, riprende nel 1853 le analisi che questi ha sviluppato nella ‘Tribune’, citandole come tali, nella suo opera ‘The Slave Trade, Domestic and Foreign’ (Il commercio di schiavi, interno ed estero) (1853). Marx si felicita in questa occasione che la collaborazione con la ‘Tribune’ abbia portato i suoi frutti (78). Al di fuori da questi elementi, lo studio della ricezione di questi articoli resta ancora da fare. Si sa semplicemetne che i testi della ‘Tribune’ non hanno generato una infatuazione popolare” (pag 26-27) [(74) Charles Dana, Lettera a Marx, 12 marzo 1852, citata in Charles Blitzer “Introduction”, in Henry M. Christman (a cura) , ‘The American Journalism of Marx and Engels, op. cit., p. XIX; (74) Ibid. p, XXII; (76) Janet E. Steele, ‘The Sun Shines for All’, op. cit., p. 25-26; David McLellan, ‘Karl Marx’, op. cit., p. 255. Marx firma 67 articoli nell’opera, pubblicata in 16 volumi nel 1858 e 1863, di cui 51 sono in realtà redatti da Engels; (77) Morton Borden, “Some Notes on Horace Greeley”, art. citato p. 457; (78) Gareth Stedman Jones, ‘Karl Marx: Greatness and Illusion’, Cambridge, Harvard University press, op. cit., p. 355; Karl Marx ‘Lettre à Engels, 14 juin 1853’, in ‘Correspondance’, tome III, op. cit., p. 390] [Marx-Engels ‘Les articles du ‘New York Daily Tribune’. Volume I (1851-1852), Editions Sociales, Paris, 2022 (introduzione, pag 26-27)]