“In un articolo commemorativo del 1905 Franz Mehring ebbe a scrivere di Engels che “a lui fu concesso di restare giovane fin dentro l’età biblica, e nella vecchiaia si trovò il centro di gravità della sua operosità storica. Ma sarebbe falso concludere che Engels sia stato uno spirito maturato con lentezza (…). Aveva soltanto ventiquattro anni allorché concepì l’opera sulla situazione della classe operaia in Inghilterra. Un ingresso così splendido nella scienza in anni giovanili è sempre un successo molto raro (…). Il vecchio ha soltanto compiuto ciò che il giovane ha promesso”” [Ernesto Ragionieri, Presenza di Engels] [(in) ‘Critica marxista’, Roma, anno VIII n° 4, luglio-agosto 1970]