“La destituzione di Frémont dall’incarico di comandante in capo dell’esercito del Missouri, rappresenta un momento cruciale nella storia dello sviluppo della Guerra civile americana. Frémont ha due grandi colpe da espiare. È stato il primo candidato del Partito repubblicano alla carica di presidente (1856), ed è stato il primo generale nordista che (30 agosto 1861) ha minacciato gli schiavisti di liberare gli schiavi (87). Egli rimane quindi un rivale per candidati alla presidenza di domani e un ostacolo per i promotori di compromessi oggi. Negli ultimi decenni negli Stati Uniti si è consolidata la singolare consuetudine di non eleggere alla presidenza nessun uomo politico con una posizione influente nel suo partito. Ci si serviva, è vero, dei nomi di questi uomini nelle manifestazioni elettorali, ma al dunque essi venivano messi da parte e sostituiti da sconosciute mediocrità con un’influenza soltanto locale. In questo modo sono diventati presidenti Polk, Pierce, Buchanan ecc. Così è stato per A. Lincoln. Il generale Andrew Jackson è stato dunque l’ultimo presidente degli Stati Uniti a guadagnarsi la carica in virtù del suo personale prestigio, mentre tutti i suoi successori sono diventati presidenti grazie alla loro personale irrilevanza. Nelle lezioni del 1860 i nomi di maggiore spicco del Partito repubblicano erano quelli di Frémont e di Seward. Conosciuto per le sue imprese durante la Guerra messicana (138), per la sua audace esplorazione della California e per la sua candidatura del 1856, Frémont era una figura troppo in vista per essere anche solo preso in considerazione quando non si trattava più di una manifestazione di partito, ma del successo elettorale dei repubblicani. Perciò non si presentò come candidato. Diversamente stavano le cose per Seward, senatore repubblicano al Congresso a Washington, governatore dello Stato di New York e indiscutibilmente il più brillante oratore del Partito repubblicano fin dalla sua origine. Fu necessaria una serie di brucianti sconfitte per indurre Seward a rinunciare alla propria candidatura e dare l’appoggio della propria eloquenza all’allora più o meno conosciuto A. Lincoln. Tuttavia non appena egli vide fallire i suoi tentativi di presentarsi come candidato, si offrì come Richelieu repubblicano a un uomo che egli considerava un Luigi XIII repubblicano. Egli contribuì a far diventare Lincoln presidente alla condizione che Lincoln lo nominasse segretario di Stato, una carica in certo qual modo paragonabile a quella di primo ministro inglese. Infatti non appena Lincoln fu eletto presidente, Seward si assicurò la segreteria di Stato. Immediatamente ebbe luogo una singolare metamorfosi nell’atteggiamento del Demostene (a) del Partito repubblicano, che aveva reso famosa la profezia dell’ “irrepressible conflict” (irrimediabile conflitto) tra il sistema del lavoro libero e lo schiavismo (139). Nonostante fosse stato eletto il 6 novembre del 1860, Lincoln entrò in carica solo il 4 marzo 1861. Nel frattempo, durante la sessione invernale del Congresso, Seward si collocò al centro di tutti i tentativi di compromesso: gli organi sudisti del Nord, come per esempio il «New York Herald» che fino a quel momento avevano considerato Seward la loro bête noire (bestia nera) lo colmarono improvvisamente di elogi presentandolo come lo statista della riconciliazione, e in effetti non fu colpa sua se non si giunse a concludere una pace ad ogni costo. Evidentemente Seward riteneva che la carica di segretario di Stato fosse soltanto una tappa iniziale, e l'”irrimediabile conflitto” del presente lo preoccupava meno della sua presidenza a venire. Egli ha ancora una volta dimostrato che i virtuosi della parola sono uomini di Stato pericolosamente inetti. Si leggano i suoi dispacci ufficiali! Che ripugnante miscuglio di magniloquenza e di meschinità, di ostentazione di forza e di debolezza reale!” (pag 121-122) [Karl Marx, La destituzione di Frémont’, Die Presse, n. 325, 26 novembre 1861] [(in) Karl Marx Friedrich Engels, ‘Opere. Volume 19. Scritti gennaio 1861 – giugno 1864’, Edizioni Lotta Comunista, Milano, 2021] [(a) Il più famoso oratore della Grecia classica; (87) ‘L’editto del Missouri’ fu promulgato il 30 agosto 1861 dal Generale Frémont, comandante in capo dell’esercito in quello stato (…); (138) Durante la ‘Guerra messicana’ (1846-1848) gli Stati Uniti conquistarono o annetterono all’Unione un’area di 4 milioni e 300 kmq (pari a quasi la metà del territorio messicano ed equivalente all’attuale superficie dell’Unione Europea a 27 stati). Su quest’area sorsero Texas, Colorado, Nuovo Messico, Utah, Nevada, Arizona e California, assicurando così lo sbocco degli Usa sull’Oceano Pacifico; (139) ‘Inevitabile conflitto’: espressione usata da Seward in un suo discorso del 1848 a Rochester, divenne molto popolare perché metteva in luce