“Eugen Dühring, un ‘Privatdozent’ dell’Università di Berlino, aveva pubblicato nel 1868 una recensione al primo libro del ‘Capitale’ di Marx. Poco dopo fece una professione di socialismo e cominciò ad esercitare una certa influenza nel partito socialdemocratico tedesco. Liebknecht, Marx ed Engels ritennero assai negativa tale influenza. Il primo, dalla Germania, sollecitò da Engels una presa di posizione rispetto a Dühring. Engels si consultò con Marx e questi replicò, con una lettera del 25 maggio 1876, che non era possibile prendere posizione se non «criticando Dühring senza alcun rispetto». D’altra parte, nella stessa lettera, Marx avverte che in se stessi gli scritti di Dühring sono irrilevanti, sicché una loro critica sarebbe «un lavoro troppo subalterno». Marx ritiene che il pericolo, trascurabile, di Dühring stia nella soddisfazione che procura agli «artigiani» -. cioè agli scrittori socialisti volgari, privi di preparazione scientifica – la lusinghiera considerazione in cui li tiene Dühring, che essi devono necessariamente paragonare alla severità con la quale Marx ha sempre trattato i semicolti, sprovvisti di spirito scientifico. Effettivamente Dühring era assai poca cosa. (…) Il compito di Engels nell”Antidühring’, al di là della critica allo stesso Dühring, consiste nel chiarire questo punto: come il fondamento del socialismo moderno non sia la volontà moralistica, ma la conoscenza della realtà: «Per fare del socialismo una scienza, bisognava anzitutto farlo poggiare su una base reale» (3). Questo costringe Engels – con i rischi di immaturità inerenti al compendiare qualche cosa che sta nascendo – al tentativo di una esposizione della concezione del mondo chiamata a fondare il socialismo scientifico. L”Antidühring’ è stato scritto anche per questo motivo, sebbene in un primo momento Engels non se ne sia pienamente reso conto, assorbito dal «lavoro subalterno» di mettere fine all’influenza di Dühring nel partito socialdemocratico tedesco” (pag 299, 302) [Manuel Sacristán, Marx, marxismo, filosofia. Saggi. Volume I, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma, 1988] [(3) F. Engels, Antidühring, a cura di G. De Caria, Roma, 1955, p. 26]