“Caro Lassalle, delle varie lettere che tu citi ne ho ricevuta soltanto una, quella via Freiligrath. Non ho risposto o piuttosto ho aspettato un’occasione privata per rispondere che però non si è verificata – per motivi che è meglio non comunicare per iscritto. Voglio solo osservare di sfuggita che tu ‘per primo’ hai interrotto la corrispondenza, non rispondendo per lunghissimo tempo a una lettera datata da Manchester (252). My thanks for (d) «Eraclito». Per questo filosofo ho sempre avuto un grande tenderness (e), al quale tra gli antichi preferisco solo Aristotele. Ho fatto oggetto di studio ‘specifico’ della filosofia successiva: Epicuro (questi in particolare), gli stoici e gli scettici (253), ma più per un interesse politico che filosofico. Nei farti questo ringraziamento, ti dico al tempo stesso che ‘non’ ho ancora ricevuto questo scritto. Nutt finirà per mandarlo, non appena egli … (f)” (pag 205) [Lettera di K. Marx a F. Lassalle, 21 dicembre 1857] [(in) K. Marx F. Engels, Opere. Volume 40. Lettere, gennaio 1856 – dicembre 1859, Edizioni Lotta comunista, Milano, 2019] [(d) Grazie per; (e) debole; (f) carta danneggiata; (252) Si tratta della lettera di Marx a Lassalle dell’8 novembre 1855; (253) Marx si riferisce alla sua dissertazione ‘Differenza tra la filosofia della natura di Democrito e quello di Epicuro’, che egli scrisse tra la seconda metà del 1840 e il marzo 1841]