“Ma vi sono altre tesi, che ricollegano le profonde contraddizioni specifiche del processo di accumulazione capitalistica in Italia all’ambiente naturale, le quali per la maggiore serietà e per l’influenza notevole che esercitano tuttora nell’opinione media e soprattutto nel mondo industriale e fra i tecnici del nostro paese, meritano maggiore attenzione. Ci riferiamo alla valorizzazione che è stata fatta della povertà di materie prime del nostro paese, come ostacolo alla formazione di una grande industria, (particolarmente di una grande industria di base, fase ultima questa del processo di accumulazione capitalistico), almeno fino alla “rivoluzione” nei costi intervenuta con questo secolo nei trasporti internazionali. La prima di queste tesi, in particolare, merita una certa attenzione. E’ una tesi contro la quale, già Marx combatteva, quando nel suo famoso discorso sul “libero scambio” rifiutava la divisione internazionale del lavoro che si era stabilita fra paesi economicamente egemoni e paesi coloniali come un dato statico, sottolineando che la modificazione dei rapporti di produzione nei paesi coloniali avrebbe rovesciato questa divisione del lavoro e sottolineando come il rapporto di forze allora vigente fra le varie economie derivava non dalla loro ricchezza maggiore o minore in materie prime ma dal grado di sviluppo dei loro rapporti di produzione e dalla forma di organizzazione che via via esse erano andate assumendo (5). Infatti, come è noto, le economie coloniali, per essere in genere fra le più ricche in materie prime sono nondimeno le più arretrate. Per il nostro paese, varie considerazioni valgono a confutare la tesi che ravvede nella sua povertà in materie prime la ragione principale o una delle ragioni principali del suo debole sviluppo economico” [Bruno Trentin, Problemi dell’accumulazione capitalistica in Italia. Le caratteristiche della accumulazione capitalistica in Italia e i criteri metodologici della scienza economica ufficiale. Politica economica. VI Lezione’, Roma, 1955] [(5) Vedi K. Marx, ‘Discorso sul libero scambio’ (1848), pubblicato in italiano in appendice di ‘Miseria della filosofia’, Ed. Rinascita, Roma, 1949, p. 169]
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