“Appello ai socialisti. 1. Alla svolta della politica mondiale – dalla guerra imperialista all’aperta attività di parecchi governi borghesi per la pace imperialista – corrisponde ora una svolta nello sviluppo del socialismo mondiale. 2. La prima svolta provoca un diluvio di frasi dolci, sentimentali, di mezze parole, di promesse con le quali la borghesia imperialista e i governi imperialisti si sforzano di turlupinare i popoli e indurli a pagare pacificamente e docilmente le spese per la guerra di rapina, di disarmare pacificamente milioni di proletari, di coprire con mezze concessioni gli accordi che stanno preparando per la ripartizione delle colonie e il soffocamento finanziario (e all’occasione anche politico) delle nazioni deboli (…). 3. La seconda svolta consiste nella “conciliazione” della corrente dei socialsciovinisti che hanno tradito il socialismo e sono passati al nazionalismo borghese o all’imperialismo, con ‘l’ala destra di Zimmerwald’ rappresentata da Kautsky e C. in Germania, da Turati e C. in Italia, da Longuet – Pressemane – Merrheim in Francia, ecc. 4. La politica socialpacifista, o politica della fraseologia pacifista, che prevale adesso nei partiti socialisti dei principali paesi d’Europa (…)” [da ‘Abbozzo di tesi per un appello alla Commissione socialista internazionale e a tutti i partiti socialisti’ scritto nel gennaio 1917 (vol. XXX, pp 294-97)] [V.I. Lenin, ‘Sul movimento operaio italiano’, Roma, 1949] [Lenin-Bibliographical-Materials] [LBM*]
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- Articolo pubblicato:8 Dicembre 2015