“Le cose andavano al peggio nella famiglia Marx. Non solo la giovane Tussy (aveva 25 anni nel 1881) non si rimetteva dalla depressione in cui l’ aveva fatta cadere la rottura con Lissagaray sei anni prima, ma la moglie di Marx era, per sovrappiù, colpita da un cancro al fegato. Evidentemente, i mali di sua moglie e di sua figlia non potevano non colpire Karl, che Lafargue descrive in questo periodo come minato da “le veglie, le emozioni, la mancanza d’aria e di esercizio”. Nell’estate del 1881, Jenny Marx volle rivedere un’ultima volta la figlia Jennychen e i suoi bambini. Andò a visitarli ad Argenteuil, ove arrivò con Karl il 26 luglio. Tussy approfittò dell’ assenza dei suoi genitori per compiere un tentativo di suicidio, forzando Karl a ritornare precipitosamente a Londra il 17 agosto. Suo moglie lo raggiunse qualche giorno dopo. Ella visse ancora qualche mese” [Francoys Larue-Langlois, ‘Paul Lafargue’, Paris, 2007]