“Dopo la morte di Dietzgen si sviluppò nella II Internazionale, col progredire del revisionismo, una tendenza particolare, il cosiddetto dietzgenismo. Questa corrente internazionale della socialdemocrazia, presente soprattutto negli Stati Uniti, in Germania e in Russia, giustificava il suo abbandono del programma rivoluzionario con una lacuna del marxismo, la mancanza di una teoria della conoscenza. Ad avvalorare tale posizione aveva contribuito particolarmente Eugen, il figlio di Dietzgen. P. Dauge, nel poscritto alla seconda edizione russa dell’opera di Dietzgen, ‘Akquisit der Philosophie’ (Ciò che la filosofia ha acquisito), parla di specifica posizione ed elaborazione di Dietzgen rispetto al materialismo dialettico. Ciò serviva a Dauge, come già alla critica borghese, per sostenere l’affinità di Dietzgen con l’empiriocriticismo e con l’immanentismo, in particolare Leclair. Contro Il dietzgenismo presero posizione Mehring, Plechanov e Lenin ponendo nuovamente Dietzgen all’interno del materialismo dialettico. Eugen Dietzgen aveva tradotto in tedesco gli articoli di Plechanov e Dauge in appendice a ‘Erkenntnis und Wahrheit’ (Conoscenza e verità), Stoccarda 1908. Franz Mehring, recensendo questi articoli per la “Neue Zeit” (1908, 19 giugno, appendice) aveva sostenuto l’interpretazione materialistica data da Plechanov. Ciò provocò un nuovo intervento di Eugen Dietzgen (‘Nochmals Dietzgen’ [Ancora Dietzgen], “Neue Zeit”, n. 44, 1908) che intendeva proporre e sostenere addirittura la posizione del padre come possibile mediazione unitaria tra ortodossi e revisionisti: con una scelta di mezzo che proprio Dietzgen, alieno da ogni compromesso, aveva gratificato di tutto il suo disprezzo definendo il partito di mezzo “il più abominevole”. La questione si presentava complessa in quanto interna al processo teorico-politico del revisionismo, dalla Bernstein-Debatte (dibattito sul marxismo aperto da Bernstein) all’austro-marxismo e alla teorizzazione di una vera e propria “crisi del marxismo”. Il “ritorno a Kant” è una matrice costante di tale revisione che è innanzitutto politica e ha i suoi argomenti nella valutazione dei problemi economici e nelle scelte politiche dal parlamentarismo all’anarco-sindacalismo” [Eleonora Leonetti Fiorani, ‘Saggio su Dietzgen e Lenin’] [(in) Josef Dietzgen, La teoria di classe della conoscenza. Scritti di Joseph Dietzgen. Con un saggio su Dietzgen e Lenin di Eleonora Leonetti Fiorani, Milano, 1975] [Lenin-Bibliographical-Materials]  [LBM*]