“L’indipendenza dalle direttive di partito, che stabiliscono mediante decisioni ciò che è giusto e ciò che è falso, ciò che è storicamente rilevante e ciò che è storicamente casuale, è particolarmente importante per la formazione stessa della teoria. Già Engels, in una lettera del 1° maggio 1891 a Bebel, con un linguaggio deciso e tale da smascherare i pedanti socialdemocratici, pose in rilievo “l’autonomia del lavoro teorico” rispetto al partito (…). “Se siete tentati di impedire con la forza la pubblicazione dell’articolo [un articolo che non corrispondeva all’opinione del presidente del partito] e avete fatto giungere alla “N[eue] Z[eit]” l’avvertimento che, se qualcosa di simile dovesse ripetersi, potrebbe capitarle di venire assorbita dal partito e sottoposta a censura, in questo caso mi apparirà in una luce tutta particolare il fatto che il partito si sta impadronendo di tutta la vostra stampa. In che cosa vi distinguete da Puttkamer, se introducete nelle vostre stesse file una legge antisocialista? A me personalmente è abbastanza indifferente: nessun partito in qualunque paese mi può far tacere, quando ho deciso di parlare. Ma vorrei farvi riflettere se non fareste meglio a essere un po’ meno sensibili e, nell’agire, un po’ meno… prussiani. Voi – il partito – avete bisogno della scienza socialista, e questa non può vivere senza libertà di movimento. In questo caso bisogna mettere in conto anche le contrarietà e lo si fa nel migliore dei modi, con dignità, senza scuotersi. Un dissidio, anche soltanto lieve, per non dire una spaccatura fra il partito tedesco e la scienza socialista sarebbe veramente una iattura e una vergogna senza pari. Che la direzione o tu personalmente, manteniate e dobbiate mantenere un’importante influenza ‘morale’ sulla “N[eue] Z[eit], o anche su tutto ciò che viene altrimenti pubblicato, è scontato. Ma questo può e deve bastarvi. Sul “Vorwärts” ci si vanta sempre dell’intoccabile libertà di discussione, ma non se ne vede molta. Voi non sapete nemmeno come una tale tendenza a misure repressive faccia una brutta impressione qui all’estero, dove si è abituati a veder chiamati a render debitamente conto all’interno del proprio partito i leader più anziani (per es. il governo conservatore da parte di lord Randolph Churchill). E poi non potete dimenticare come la disciplina in un grande partito non possa in alcun modo essere così rigida come in una piccola setta e che le leggi antisocialiste, che hanno fuso insieme lassalliani e eisenachiani (secondo L[ie]bk[neckt] è stato il suo magnifico programma a farlo) e resero necessaria una tale stretta unione, non esistono più” (2). In nessun modo può passare inosservato il fatto che senza un certo grado di autonomia produttiva del pensiero è impossibile la formazione di una teoria marxista” [Oskar Negt, Rosa Luxemburg e il rinnovamento del marxismo. (in) ‘Storia del marxismo’, Torino, 1979] [(2) Engels a Bebel, 1° maggio 1891, in Marx-Engels, Werke, vol. 38, pp. 94-95]
- Categoria dell'articolo:Nuove Accessioni
- Articolo pubblicato:24 Luglio 2015