“Engels è molto scontento del modo in cui il Vorwarts pubblica il suo lavoro contro Dühring. Dopo averlo costretto a forza a fare ciò, non si rispettano assolutamente le condizioni contrattuali. Durante il periodo elettorale, quando nessuno leggeva, i suoi articoli servivano soltanto come riempitivo; in seguito si pubblicano piccoli brani staccati, un pezzo questa settimana, un altro 2 o 3 settimane più tardi, cosicché per il lettore (soprattutto tra gli operai) ogni nesso va perduto. Engels ha scritto a Liebknecht una lettera di diffida. Egli crede che questo modo di procedere sia intenzionale, (crede) ad un’intimidazione da parte di un pugno di seguaci del signor Dühring. Sarebbe del tutto naturale che gli stessi sciocchi, i quali inizialmente invocavano che fosse “messo a tacere” l’insulso pazzo, volessero ora mettere a tacere la critica. Il signor Most ha un bel parlare dell’eccessiva ampiezza degli articoli. La sua apologia di Dühring, per sua fortuna non pervenuta alla stampa, era molto, molto lunga e se il signor Most non ha notato che non soltanto operai comuni, e persino ex-operai come lui che immaginano di sapere tutto in brevissimo tempo, di poter esprimere giudizi su tutto, ma anche persone realmente colte dal punto di vista scientifico possono imparare molto dalla rappresentazioni concrete di Engels, mi dispiace per la sua capacità di giudizio. I migliori saluti. Suo K.M. (Marx a Wilhelm Bracke, 11 aprile 1877) [(in) ‘Karl Marx Friedrich Engels, a cura di Paolo Dalvit, ‘Lettere 1874 – 1879’, Edizioni Lotta Comunista, Milano, 2006]