“L’ingresso di Marx nella politica attiva fu contrassegnato da due controversie. La prima, con Wilhelm Weitling, si può dire che corrispondesse sul piano politico all”Ideologia tedesca’. Weitling contrapponeva all’immagine della natura umana, dedotta da Feuerbach, i mali attuali della società capitalistica, e chiedeva in termini messianici una rivoluzione immediata. Marx invece sottolineava la natura storica del progresso, e dichiarava che “prima la borghesia deve impadronirsi del timone” (42). La seconda discussione è la più degna di nota, in quanto da essa nacque la ‘Miseria della filosofia’, lo scritto che conteneva la prima affermazione pubblica e sistematica della concezione materialistica della storia, e della quale lo stesso Marx raccomandava la lettura come introduzione al ‘Capitale’. Era una critica del socialista francese Proudhon e, come quella svolta nei confronti di Hegel, combatteva la mistificazione delle categorie “eterne” come Ragione e Giustizia, cui Proudhon continuamente ricorreva. Il libro conteneva inoltre un’esposizione sistematica delle idee di Marx sull’economia, sebbene ancora non vi comparissero i concetti di forza-lavoro e di plusvalore” [David McLellan, La concezione materialistica della storia. (in) ‘Storia del marxismo’, Torino, 1978] [(42) Cfr. D. McLellan, Il pensiero di Karl Marx, Torino, 1975, p. 233 (la frase di Marx è tratta dalla corrispondenza con Moses Hess: cfr. M. Hess, ‘Briefwechsel’, a cura di E. Silberner, ‘s Gravenhage 1959, p. 151)]
- Categoria dell'articolo:Nuove Accessioni
- Articolo pubblicato:11 Febbraio 2015