“Ecco dunque come in Lenin il concetto di partitarietà [della cultura, ndr] sia uno strumento contingente di lavoro per il periodo di trapasso rivoluzionario e come, in questa luce, la definizione di “commessi” della borghesia, data agli studiosi del tempo, assuma la sua giusta collocazione accanto all’affermazione della necessità di impadronirsi della cultura prodotta dalla società borghese, liberandola dalle interpretazioni reazionarie. Dice infatti Lenin al proposito in ‘Materialismo ed Empiriocriticismo’: “Neppure una parola di uno di questi professori, capacissimi di compiere i lavori più preziosi nei campi speciali della chimica, della storia, della fisica, ecc., può essere creduta quando si tratta di filosofia. Perché? Per la stessa ragione per la quale non si può credere una parola dei professori d’economia politica, capacissimi di compiere i lavori più preziosi nel campo delle ricerche speciali, quando si tratta della teoria generale dell’economia politica. Perché quest’ultima è, come la gnoseologia, nella nostra società contemporanea, una scienza di partito. I professori d’economia politica non sono, da un punto di vista generale, che degli studiosi commessi della classe capitalista; i professori di filosofia non sono che degli studiosi commessi dei teologi. I marxisti devono, in entrambi i casi, saper assimilare, rimaneggiandole, le acquisizioni scientifiche di questi “commessi” (voi non fareste, sia detto a titolo d’esempio, un solo passo nello studio dei nuovi fenomeni economici senza essere ricorsi al lavoro di questi “commessi”), saper eliminare risolutamente le tendenze reazionarie, saper seguire la loro propria linea di condotta marxista e far fronte su tutta la linea delle forze e delle classi nemiche” (1). La “partitarietà” è dunque ancora per Lenin un elemento di trapasso, un filtro attraverso il quale i risultati culturali borghesi vengono liberati dall’involucro mistificato e possono passare al mondo socialista” [Roberto Guiducci, Socialismo e verità. Pamphlets di politica e cultura, 1956] [(1) Editions Sociales, Paris, 1948, pp. 315-16] [Lenin-Bibliographical-Materials] [LBM*]
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- Articolo pubblicato:23 Gennaio 2015