“La questione centrale dell’esposizione di Lenin, quella dell’«’estinzione’ dello Stato», era fondata sulle riflessioni critiche di Engels, a loro volta censorie delle «chiacchiere dei socialdemocratici». In una lettera a Bebel del 28 marzo 1875, Engels suggeriva di abolire la parola «Stato» e di sostituirla con «comunità». Lenin faceva di nuovo riferimento a Marx ed Engels, dunque, nel proporre l’eliminazione del concetto di Stato nel contesto del socialismo e la sua sostituzione con la parola «Comune». E infatti esiste una variante russa della parola, ‘kommuna’ (23). Probabilmente compare per la prima volta in una nota di Lenin sulla riunione del Comitato del partito di Pietrogrado del 14 (1°) novembre 1917. Per motivi politici in ‘Stato e rivoluzione’ Lenin deliberatamente non ha usato il termine «soviet», derivato dal nascente movimento dei soviet (pur enfatizzandolo espressamente nelle sue note sul 1905!), perché nel momento in cui scriveva non poteva sapere se i soviet sarebbero stati capaci di prendere il potere attraverso la via rivoluzionaria o se sarebbero rimasti sulle posizioni della maggioranza menscevico-socialista rivoluzionaria. Per come la considerava Lenin, anche la Comune di Parigi non era «uno Stato ne vero senso della parola». Lo Stato in via di estinzione (Comune), che viene alla luce nel periodo della rivoluzione, era presentato come un’istituzione fondamentale della ‘fase politica di transizione o dittatura del proletariato’, la quale in linea di principio dovrebbe creare le premesse per il socialismo. In questa struttura teorica (in tre fasi), il socialismo viene considerato come prima fase del comunismo, mentre il comunismo stesso è presentato come ‘possibile’ risultato finale di un lungo processo di sviluppo storico. Nel quadro del socialismo può già scomparire l’oppressione dello Stato, ma l’umanità civilizzata potrà trasformarsi definitivamente e completamente in una «libera ed eguale associazione di produttori» soltanto con il comunismo (24). A queste conclusioni Lenin perviene dopo aver analizzato le differenti fondamenta economiche dello Stato e dello Stato in via di estinzione, come pure le differenze nei rapporti di produzione e proprietà che ne sono alla base” (pag 19-20) [(23) «L’unica difficoltà sarà, pensiamo, di tipo terminologico. In tedesco esistono due parole che significano “comune”, Engels scelse quella che ‘non’ indica la singola comune ma il loro insieme, un sistema di comuni. In russo non esiste una parola simile e forse bisognerà ricorrere al termine francese “commune”, sebbene anch’esso presenti degli inconvenienti», Lenin, ‘Stato e rivoluzione’, infra, p. 141; (24) Lenin, ‘Stato e rivoluzione’, infra, p. 94] [Tamás Krausz, introduzione: ‘Lenin e la rivoluzione d’Ottobre’, (in) V.I. Lenin, ‘Stato e rivoluzione. Edizione del centenario’, Donzelli, Roma, 2017] [Lenin-Bibliographical-Materials] [LBM*]