“Per fare emergere gli aspetti conflittuali di un processo evolutivo che gli etnologi ritenevano necessariamente e inevitabilmente rivolto all’armonia e alla pace, Veblen aveva guardato alle teorie dello sviluppo sociale elaborate da Marx. Come Marx, aveva ricondotto al sorgere delle prime forme di proprietà privata i conflitti sociali che avevano messo fine al periodo di pace e solidarietà propri degli stadi evolutivi inferiori. Ma Spencer gli aveva insegnato che la proprietà privata nasceva precocemente, con il furto e la conquista dei primi barbari, e non sullo sfondo della vita pacifica delle città antiche, come pretendeva Marx (53). Così Veblen aveva anticipato al periodo barbarico meno evoluto l’emergere dei primi conflitti sociali tra proprietari e non proprietari e, invece di coglierli nelle relazioni tra padroni e schiavi che contraddistinguevano l’organizzazione delle società più mature, li aveva utilizzati per interpretare i complicati rapporti tra i guerrieri delle comunità barbariche e le donne che essi rapivano ai nemici (54). Aveva mostrato come la subordinazione femminile ai maschi del gruppo, lungi dall’esprimere un’organizzazione sociale più disciplinata, o un piano più efficiente di divisione del lavoro, come sosteneva Spencer, derivava dal contrasto, più generale, tra una classe di donne operaie e una classe di maschi proprietari (55)” [Francesca Lidia Viano, Thorstein Veblen. Tra utopia e disincanto, 2002] [(53) Herbert Spencer, Principi di Sociologia., pp. 313-316; cfr. anche: Karl Marx, ‘Die deutsche Ideologie’, I, in id., Werke, III, Berlin, Dietz Verlag, 1964; tr. it. Marx-Engels, Opere complete, III, Roma, Editori Riuniti, 1976, pp. 18-19; (54)Thorstein Bunde Veblen, The Theory of the Leisure Class, cit., pp. 3-4, 13, 22; tr. it.: pp. 71-78-84; (55) Ibidem]
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- Articolo pubblicato:5 Gennaio 2015