“Nel sistema di Ricardo, il profitto viene determinato come differenza tra il valore del prodotto di una squadra di uomini, al netto della rendita e della reintegrazione degli imput fisici, ed il valore del salario che questi ricevono. Marx trasformò la teoria del profitto di Ricardo nella teoria dello sfruttamento. Il lavoro produce ‘valore’ ed il capitalista si appropria di un’ampia parte di esso. La teoria neoclassica che venne di moda all’incirca dopo il 1870 era, consapevolmente o inconsapevolmente, una reazione contro Marx. Essa cercava essenzialmente di eludere il problema della distribuzione e di concentrarsi sull’analisi dei prezzi relativi dei beni. In quest’ambito, gli economisti accademici erano in grado di segnare alcuni punti a loro favore (…)” [Joan Robinson, in collaborazione con Frank Wilkinson, ‘Ideologia e logica’] [in ‘Attualità di Keynes’, 1983, a cura di Fausto Vicarelli]
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- Articolo pubblicato:19 Febbraio 2013