“Marx stesso alla fine della sua vita poté osservare lo sviluppo contemporaneo del capitale finanziario nelle metropoli e di una “sovrastruttura” capitalista nelle colonie. Ambedue le cose si manifestano dapprima con un medesimo fenomeno tecnico: l’estensione a tutti i paesi del mondo di una rete ferroviaria, come Marx spiega in una lettera a Danielson del 10 aprile 1879: “Le ferrovie sono sorte come “coronamento dell’opera” nei paesi in cui ‘l’industria moderna era più sviluppata’, l’Inghilterra, gli Stati Uniti, il Belgio, la Francia. (…) Esse sono servite da base a enormi società per azioni, stabilendo nello stesso tempo un nuovo punto di partenza per tutte le ‘altre specie’ di società per azioni, a cominciare dalle società bancarie. In sostanza esse hanno dato uno slancio, fino ad allora impensabile, alla ‘concentrazione’ del capitale e anche accelerato e sviluppato in grande misura l”attività cosmopolita’ del ‘prestito’, stringendo così il mondo in una rete di ruberie finanziarie e di indebitamento reciproco, forma capitalistica della “fratellanza” internazionale. (…)”” [Pierre-Philippe Rey, Le alleanze di classe, 1975]