“Marx riuscì a sconfiggere la linea anarchica presente all’interno dell’Internazionale al congresso dell’Aja del 1872, in cui fu approvata una risoluzione secondo la quale “il proletariato può agire come classe solo organizzandosi in partito politico autonomo, che si oppone a tutti gli altri partiti costituiti dalle classi possidenti”. Questo congresso segnò la rottura definitiva tra marxisti e bakuniniani e, di conseguenza, la fine della Prima internazionale dilaniata dai contrasti interni. Gli anarchici, assertori dell’astensionismo politico e dell’insurrezione, continuarono ad avere alcuni punti di forza soprattutto nelle aree agricole e arretrate della Spagna e dell’Italia, ma l’idea di un’organizzazione politica della classe operaia fece rapidamente strada, anche per l’impulso della Comune di Parigi. All’indomani della guerra franco-prussiana, i primi passi della Terza repubblica in Francia furono segnati dall’insurrezione della capitale, dove forze socialiste anarchiche e repubblicane contrarie alla pace con la Prussia dettero via per poco più di due mesi, dal marzo al maggio 1871, a un governo rivoluzionario che nel nome si richiamava alla Comune (municipalità) giacobina. Fu il primo esperimento di governo operaio e di democrazia diretta, che si propose come esempio per la nazione intera con l’affermazione di alcuni principi: indivisibilità del potere esecutivo e legislativo, elettività e revocabilità di deputati e funzionari, separazione fra Stato e Chiesa, istruzione laica obbligatoria, sostituzione dell’esercito con milizie popolari, gestione operaia di alcune aziende. La repressione attuata dalle truppe del governo Thiers, entrate a Parigi nel maggio 1871 con il consenso dei prussiani, fu di una violenza inusitata: ai 20.000 comunardi fucilati se ne aggiunsero migliaia deportati nelle colonie penali della Nuova Caledonia. La paura del socialismo da parte della classe dirigente francese e di quelle europee fu forte e duratura. Ma altrettanto marcata fu, nonostante la sua brevità e la sua scarsa incidenza immediata, la memoria dell’esperimento della Comune nel movimento operaio internazionale: valorizzato subito nella ‘Guerra civile in Francia’ (1871) da Marx come primo governo della classe operaia che aveva abbattuto lo Stato borghese, fu utilizzato come modello da Lenin in ‘Stato e rivoluzione’ (1917)” [Gabriele Turi, Il nostro mondo. Dalle grandi rivoluzioni all’11 settembre, 2006]