“(…) dato che negli ultimi decenni il partito stava già in pratica seguendo una tale linea, bisognava abolire la contraddizione tra prassi riformistica da una parte e ideologia e fraseologia rivoluzionaria dall’altra, adeguando la teoria alla prassi. In questo senso Bernstein aveva formulato la famosa preposizione per la quale poi non cessò di venire attaccato ferocemente dai rappresentanti dell'”ortodossia” marxista: il movimento è tutto, il fine ultimo (‘Endziel’), niente. Contro queste idee si levò la burrasca già al congresso del partito socialdemocratico a Stoccarda nel 1898. Richiesto da Kautsky, Bernstein pubblicò nel 1899 il libro ‘Die Voraussetzungen des Sozialismus und die Aufgabe der Sozialdemokratie’ considerato la “bibbia del revisionismo”, in cui egli sviluppò ampiamente le sue idee. Oltre questo punto centrale, in seguito Bernstein sottomise a critica anche altre teorie di Marx, la dialettica, la concezione materialistica della storia, diversi aspetti della teoria economica marxiana. Divenne famoso il grido di battaglia lanciato da Bernstein nella sua “bibbia del revisionismo”: “Zurück zu Kant!” – ritorniamo a Kant. Prima di lui, la stessa idea l’avevano predicata Konrad Schmidt, Ludwig Woltmann e altri socialdemocratici tedeschi influenzati dalla scuola di Marburg. La questione divenne un altro pomo della discordia quando nel 1901 Bernstein, parlando agli studenti di Berlino, aveva allo stesso tempo affermato il ritorno a Kant – precisamente, un ritorno alla sua etica – e contestato al marxismo la qualità di “scientifico”. Il socialismo non è una scienza, ma un sistema di postulati, un annunzio di ciò che dovrebbe essere, e come tale contiene un momento utopico. Anche se il marxismo avesse dimostrato il crollo inevitabile del capitalismo non avrebbe con ciò stesso dimostrato l’avvento necessario del socialismo. Nella controversia del revisionismo, era questo soprattutto il punto che inquietava, nell’ambito della filosofia, i socialdemocratici tedeschi.” [Gustav A. Wetter, ‘Momenti della opposizione “Ortodossi-Revisionisti” nella storia del marxismo’, in AA.VV., ‘Ortodossia e revisionismo. Studio interdisciplinare su processi di legittimazione, 1974]