“”Se l’Inghilterra è il baluardo del landlordismo e del capitalismo europei, l’Irlanda è l’unico punto dove si può sferrare il grande colpo contro l’Inghilterra ufficiale. In prima linea l’Irlanda è il baluardo del landlordismo inglese. Qualora esso cadesse in Irlanda, cadrebbe anche in Inghilterra. In Irlanda l’operazione è cento volte più facile perché ‘la lotta economica vi è concentrata esclusivamente sulla proprietà terriera’, perché qui questa lotta è allo stesso tempo ‘nazionale’ e perché qui il popolo è più rivoluzionario e inasprito che non in Inghilterra. Il landlordismo in Irlanda si mantiene esclusivamente per mezzo dell”armata inglese’. Nel momento in cui cessa l’unione forzata tra i due paesi, scoppierà in Irlanda, sebbene in forme arretrate, una rivoluzione sociale” [K. Marx, Lettere a Kugelmann, p. 118]. Ed in questa stessa direzione va l’accenno di Marx a Engels nella lettera del 16 aprile 1856: “Tutta la faccenda in Germania dipenderà dalla possibilità di sostenere la rivoluzione proletaria con una specie di seconda edizione della guerra dei contadini”” [in Lelio Basso, Neocapitalismo e sinistra europea, 1969]