“Mehring è uno dei pochi discepoli di Marx e Engels, sul cui lavoro conosciamo il giudizio di uno dei classici: quello di Friedrich Engels. Il 16 marzo 1892 Engels scrive in una lettera ad August Bebel: “Ho letto ora anche la ‘Lessing-Legende’ di Mehring in ‘Die Neue Zeit’ che mi ha molto rallegrato. E’ veramente un lavoro eccellente. Avrei motivato o sfumato diversamente alcune cose, ma nell’insieme ha colpito proprio il bersaglio. E’ davvero una gioia vedere come la concezione materialistica della storia, dopo esser stata da vent’anni generalmente denigrata come frase fatta roboante nei lavori dei giovani membri del partito, cominci finalmente ad essere usata per quello che realmente era: una guida allo studio della storia. Sotto questo aspetto Kautsky ed Ede (2) hanno prodotto cose pregevoli, ma Mehring ha studiato con maggiore precisione il suo argomento specifico, il risvolto prussiano della storia tedesca; ed ha inoltre una visione più libera e soprattutto un modo di esprimersi più sicuro e preciso (3). L’anno successivo Engels scriveva, allo stesso Mehring, una lettera divenuta famosa, per la sua esposizione della concezione materialistica della storia: “(…) Sulla rimanente parte del libro posso solo ripetere quanto ho già detto sugli articoli, quando apparvero in ‘Die Neue Zeit’: essa è di gran lunga la migliore rappresentazione della genesi dello stato prussiano che esista, posso proprio dirlo, l’unica buona, tra tutte, che sviluppa in modo giusto le interdipendenze fino nei particolari (…)” (4). Negli anni dal 1893 al 1898 Mehring lavorò alla  sua grande ‘Storia della socialdemocrazia tedesca’, che ebbe quattro edizioni già prima della prima guerra mondiale. Negli anni seguenti Mehring realizzò un progetto, già tracciato da Engels, pubblicando in tre volumi una raccolta degli scritti giovanili reperibili di Marx e Engels, volumi che completò per un quarto con le lettere di Lassalle a Marx e Engels (5). Questa famosa “pubblicazione degli inediti” rese per la prima volta accessibile al movimento operaio la tesi di laurea di Marx, i suoi articoli come redattore capo della ‘Rheinische Zeitung’, i saggi di Marx e Engels dai ‘Deutsch-Französische Jahrbücher’, gli articoli dal parigino ‘Vorwärts’, lo scritto polemico steso unitamente da Marx e Engels contro i fratelli Bauer e lo scritto giovanile del periodo hegeliano ‘La sacra famiglia’, gli articoli di Marx e Engels da riviste tedesche e dalla ‘Deutsche Brüsseler Zeitung degli anni 1845-1847; infine una raccolta di lavori particolarmente importanti di Marx e Engels dalla ‘Neue Rheinische Zeitung’ degli anni della rivoluzione del 1848-49 e dalla postrivoluzionaria ‘Neue Rheinische Zeitung. Politisch-Oekonomische Revue” [Georg Fülberth, Il marxismo di Mehring, Estratto da ‘Annali’ 1973, Milano, 1974] [(2) Si intende Eduard Bernstein (1850-1932); (3) Marx-Engels, Werke, Berlin, 1956-71, vol. 38, p. 308 (MEW); (4) MEW, vol. 39, p. 98; (5) ‘Aus dem literarischen Nachlass von Karl Marx, Friedrich Engels und Ferdinand Lassalle, Stuttgart, 1902]