“Alla base di tutte le analisi marxiane dello stato, sia nelle società contemporanee sia in quelle del passato, c’è l’ipotesi che lo stato emerga dal conflitto di classe. Se non ci fosse il conflitto di classe, non ci sarebbe alcun bisogno dello stato. Pashukanis ([1928] 1951) (1), un importante filosofo del diritto sovietico che scriveva negli anni Venti, sottolinea la problematicità di questa tesi in questa sua amichevole critica a Engels: «Lo stato emerge perché altrimenti le classi si distruggerebbero reciprocamente in un furioso conflitto, distruggendo quindi la società. Di conseguenza lo stato emerge nel momento in cui nessuna delle classi in conflitto può raggiungere da sola una vittoria decisiva. In quel caso si verifica una di queste due possibilità: o lo stato garantisce questa relazione (e in tal caso sarebbe una forza al di sopra delle classi, cosa che non possiamo ammettere), o lo stato è il prodotto della vittoria di una classe; ma, se è così, il bisogno dello stato da parte della società scompare, dato che la vittoria decisiva di una classe impone un equilibrio e impedisce la distruzione della divisione della società. Tutte queste controversie mettono in ombra un problema fondamentale: perché il dominio di una classe non continua ad essere quello che è, ovvero la subordinazione effettiva di una parte della popolazione a un’altra? Perché assume la forma di un dominio ufficiale da parte dello stato? O, il che è la stessa cosa, perché il vincolo statale non assume la forma di un meccanismo privato della classe dominante? Perché lo stato è dissociato dalla classe dominante, e assume la forma di un meccanismo impersonale di autorità pubblica isolato dalla società?». Questo è il problema centrale che ogni analisi marxista dello stato deve affrontare. In altri termini, il problema è se lo stato esiste per avvantaggiare la classe economicamente dominante o se nasce e si preserva per ragioni completamente diverse” (pag 212) [Margaret Levi, ‘Teoria dello stato predatore’, Edizioni di Comunità, Milano, 1997] [(1) Pashukanis, E.B. “The General Theory of Law and Marxism”, in ‘Soviet Legal Philosophy’, Cambridge, Harvard University Press]