“Prima dell’ ‘Accumulazione del capitale’, e ancor prima dell’ ‘Einführung’, vi è un altro scritto che può concorrere a spiegare la maniera con cui la Luxemburg aveva sistematizzato i risultati dell’analisi marxiana. Si tratta della sua tesi di dottorato che, pur poggiando su un apparato concettuale filtrato dall’analisi empirica delle condizioni di sviluppo del capitalismo in un paese arretrato, aveva costituito per Rosa Luxemburg la prima tappa importante di assimilazione del marxismo. Il nesso fra la prima opera economica della Luxemburg e l’ultima, se si include l’ ‘Antikritik’ nel tessuto teorico dell’ ‘Akkumulation’, è dato dall’eziologia del capitalismo. Nella prima, come è già stato scritto precedentemente, il capitalismo appare come una creatura straniera non avente nessuna base ‘naturale’ nei rapporti sociali ed economici della Polonia; ora, nell’ ‘Akkumulation’, l’impossibilità del capitalismo è dovuta esattamente, al contrario, all’impossibilità di appropriarsi di aree economiche precapitalistiche. Scegliendo questo angolo per esaminare l’ ‘Akkumulation’ non ci siamo posti affatto nella posizione più comoda per tirare le fila del pensiero della Luxemburg, nel senso che l’aporia che corre fra la prima posizione e quella del 1912 appare, in un primo momento, veramente impossibile a spiegarsi, tanto le ipotesi di partenza sono differenti fra di loro e incomunicabili. Lì le forme economiche precapitalistiche impedirebbero lo sviluppo del capitalismo, qui il capitalismo non può svilupparsi perché esse non esistono piú. Quale nesso è possibile fra queste due posizioni della Luxemburg? Ci si dovrebbe semplicemente scoraggiare o dire che Rosa Luxemburg quando scrive di cose economiche lo fa solo per giustificare una posizione politica: lì la tesi dell’inutilità dell’indipendenza nazionale, qui l’ottimistica vittoria della classe operaia sul capitalismo impossibile. Riteniamo, però, che, per quanto scomodo, questo angolo visuale sia quello più ideoneo a comprendere la concezione complessiva della Luxemburg, non a partire dalle posizioni politiche ma proprio da quello più espressamente teoriche o meglio economiche. Se riusciremo a risolvere questa ‘aporia’ avremo in realtà scoperto anche la problematica specifica della Luxemburg e quindi potremo giungere ad un bilancio meno empirico e accidentale del suo contributo al marxismo” (pag 181-182) [Miriam Campanella, ‘Economia e stato in Rosa Luxemburg’, De Donato, Bari, 1977]
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- Articolo pubblicato:20 Ottobre 2024