“Quando Marx spiega che non vi poteva essere capitalismo nel mondo antico, egli ricorda che ciò non fu perché non vi fosse concentramento di massa monetaria ma perché mancavano le masse di lavoratori ‘liberi’. Gli schiavi non lo erano e i cittadini possedevano tutti qualche cosa. Marx ne induce che è falso dire (come Mommsen) che nell’antichità il capitale fosse ‘completamente’ sviluppato, in quanto solo dallo scambio di salario contro la forza lavoro si formano le masse del capitale; ma non per escludere che limitatamente certi capitali potessero in date quantità trovarsi concentrati. Solo che, se li aveva tesaurizzati un privato, non poteva servirsene ad organizzare la produzione mancando i lavoratori disponibili. Quindi solo lo Stato, colla possibilità di costruzione e coscrizione di tipo militare, poteva in un ambiente o antico-schiavista, o medievale-servile, dare i primi esempi di organizzazione capitalista produttiva: e dare con ciò i primi lontani avvii alla accumulazione capitalista. I primi ad armare navi furono i Fenici, navigatori e commercianti. Roma sulla strada della sua potenza imperiale stette per cedere quando le sue forze fondate su una produzione solo agraria si misurarono colla “capitalistica” e fenicia Cartagine, padrona dei mari. Dovette darsi alla costruzione di flotte e fu lo Stato che dette al console Duilio i mezzi per organizzare gli arsenali: uomini, materiali, sussistenze. L’arsenale è il primo tipo di industria, e dunque la prima industria fu statale. Lo Stato armatore corre due millenni avanti lo Stato investitore, che avrebbero scoperto gli economisti della ‘ultimissima edizione del capitalismo’. Tuttavia Duilio aveva schiavi, e li usò per le triremi rostrate. Precursore dei moderni e scettici tecnici, al momento di partire gli dissero che i sacri polli non avevano voluto mangiare: ebbene bevano, disse lanciandoli in mare, e fece salpare le ancore. Nelle navi del lago di Nemi, benché di diporto e non di commercio, si sono trovate ancore col ceppo mobile che gli inglesi hanno brevettate da qualche decennio. Si sono trovati cuscinetti a rulli come quelli in uso da non molto… Noi vi troviamo…il capitalismo di stato!” [(Amadeo Bordiga), Lezioni delle controrivoluzioni, 1981]