“Per Hegel – conclude Marx – la negazione non è l’affermazione dell’essere vero, raggiunta mediante la negazione dell’essere apparente; essa è invece l’affermazione dell’essere apparente nella sua negazione. Ciò che si sopprime à “l’ente pensato”: “la proprietà ‘pensata’ si sopprime nel ‘pensiero’ della morale” (17). Su questa critica fondamentale della dialettica hegeliana Marx basa tutta la sua critica ai fondamenti dello Stato, della religione, del diritto, dell’economia. “Perciò , da un lato, l’esistenza che Hegel ‘sopprime’ nella filosofia non è la religione ‘reale’, lo stato ‘reale’, la natura ‘reale’, ma la religione stessa già come un oggetto del sapere, cioè la ‘dogmatica’, la ‘giurisprudenza’, la ‘scienza politica’ , la ‘scienza naturale’ (18). La critica che Marx rivolge alla filoosfia hegeliana parte dalla sua concezione del compito della filosofia. Per Marx la filosofia deve realizzarsi come realtà e nella realtà: può realizzarsi soltanto riconciliandosi con la vita, “transustanziandosi in carne e sangue”. La sua critica alla filosofia è la critica all’hegelianesimo, perché Hegel è per Marx e per i contemporanei di Marx la filosofia stessa, e la crisi della filosofia. Quando Marx afferma che la filosofia deve realizzarsi necessariamente attraverso la sua soppressione, Marx intende dire che l’idea deve esistere non nella sfera del pensiero puro, ma nella realtà. La soppressione della filosofia è la soppressione dell’abisso che separa l’idea dalla realtà: l’idea deve giudicare la “verità” della realtà, ma la realtà è l’unico punto di riferimento valido per provare la validità della conoscenza. L’idea hegeliana diventa realtà oggettiv. Lo stesso metodo hegeliano, la dialettica, deve servire di base alla critica di questa realtà, del concetto per il quale la stessa filosofia dev’essere uno strumento per rivoluzionarie il mondo” (19) [Enrique González Pedrero, ‘L’umanesimo del giovane Marx’, (in) Annali Feltrinelli anno Settimo 1964-65, Feltrinelli editore, Milano, 1965] [(17) (18) K. Marx, Manoscritti, p. 183; (19) H. Barth, Vertad e Ideologia, Mexico, F. de C.E., 1951, pag 74]
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- Articolo pubblicato:4 Ottobre 2023