“Questo antagonismo tra la ricchezza che non lavora e la povertà che lavora per vivere fa sorgere anche un antagonismo del sapere. Sapere e lavoro si separano. Il primo si contrappone all’altro come capitale o come articolo di lusso del ricco. «La capacità di sapere e di intendere è un dono generale della natura, ma si sviluppa solo con l’istruzione; se la proprietà fosse divisa in parti uguali, ‘ciascuno lavorerebbe moderatamente’» (dunque la quantità del tempo di lavoro è di nuovo l’elemento decisivo) «’e ciascuno possiederebbe un po’ di sapere’, perché a ciascuno rimarrebbe ‘una porzione di tempo’» (il tempo libero) «da dedicare allo studio e la pensiero; ma con la disuguaglianza dei beni, effetto dell’ordine sociale, ‘l’istruzione è negata’ a tutti gli uomini nati senza proprietà; poiché tutti i mezzi di sussistenza sono nelle mani di quella parte della nazione che possiede ‘il denaro o la terra’ e nessuno dà niente per niente, l’uomo nato senza altra riserva all’infuori della propria forza è costretto a dedicarla al servizio dei proprietari dal primo istante in cui essa si sviluppa e a continuare così per tutta la propria vita, dal sorgere del sole fino al momento in cui questa forza è esaurita e ha bisogno di essere rinnovata con sonno» (p. 112). «È proprio sicuro insomma che questa disuguaglianza di conoscenze non sia divenuta necessaria al mantenimento di tutte le disuguaglianze sociali che l’hanno fatta sorgere?» (Ibidem, p. 113) (Cfr. pp. 118-119). Il Necker deride la confusione economica – caratteristica nei fisiocratici a proposito della terra, negli altri economisti posteriori a proposito degli elementi materiai del capitale – che esalta i proprietari delle condizioni di produzione non perché essi stessi, ma perché queste condizioni (sono) necessarie per il lavoro e per la produzione della ricchezza. «Si comincia col confondere l’importanza del proprietario fondiario (funzione così facile da adempiere) con l’importanza della terra» (Ibidem, p. 126) (IX-421)»” (pag 358-359) [K. Marx F. Engels, ‘Opere. Volume 33. Karl Marx. Manoscritto economico 1861-1863. Teorie sul plusvalore – I’., Edizioni Lotta Comunista, Milano, 2022]