“Il Partito come punto d’approdo della scienza, dunque. Perché? Si potrebbe rispondere che il Partito, nella concezione leninista, è il punto massimo della coscienza teorica del processo storico-naturale della società, che esso è la parte consapevole di tutto il processo e che, in quanto tale, è storicamente la prima ‘coscienza organizzata’ del genere umano. Ma saremmo ancora nel vago. Occorre illustrare maggiormente la dimostrazione riallacciandosi ad un problema che Marx solleva nel “Capitale” e che ci permette di vedere come Lenin lo affronterà in sede ‘politica’. «L’analisi scientifica del modo di produzione capitalistico – scrive Marx – dimostra che … le condizioni della distribuzione sono in sostanza identiche alle condizione della produzione, costituiscono il rovescio di queste ultime, sicché le une e le altre hanno uno stesso carattere storicamente transitorio… Il salario presuppone il lavoro salariato, il profitto presuppone il capitale. Queste forme determinate di distribuzione presuppongono quindi determinati caratteri sociali delle condizioni della produzione e determinati rapporti sociali tra gli agenti della produzione. Un determinato rapporto di distribuzione è, di conseguenza, solo l’espressione di un rapporto di produzione storicamente determinato… ». Questa, esposta da Marx, è una legge oggettiva che regola tutti i rapporti sociali della società capitalistica per cui i rapporti di distribuzione corrispondono ai rapporti di produzione. Invalidare questa legge significa non comprendere lo stesso processo di produzione capitalistico, la riproduzione allargata, l’accumulazione. Alla base di tutta la elaborazione marxista di Lenin è ben presente questa legge che gli permetterà di ricostruire il processo di riproduzione allargata e di accumulazione capitalistica nell’economia russa, di comprendere come le «forme determinate di distribuzione» di quella economia erano l’espressione di un «rapporto di produzione storicamente determinato» in quella fase storica della Russia. Ovviamente, nell’esposizione di Marx la legge enunciata a quel grado di astrazione concerneva una identità tra rapporto di produzione (lavoro salariato-capitale) e rapporto di distribuzione (salario-profitto) ma, come ci ha spiegato Lenin, Marx ci mostra tutte le «manifestazioni sociali concrete dell’antagonismo delle classi inerenti ai rapporti di produzione», cioè a tutte le manifestazioni sociali dei rapporti di distribuzione. Marx, e Lenin sulla sua strada maestra, ci mostreranno tutte le manifestazioni sociali dell’accumulazione capitalistica, dell’appropriazione di valore, della produzione del plusvalore e della suddivisione del plusvalore stesso in profitto industriale, profitto commerciale, interesse e rendita. L’identità rapporti di produzione – rapporti di distribuzione ci mostrerà tutta la vita della formazione sociale capitalistica nelle sue lotte di classi, negli aspetti politici e ideologici che queste lotte assumono come riflesso di rapporti di produzione storicamente determinati e di rapporti di distribuzione ad essi inerenti, ci mostrerà un unico e complesso processo di movimento di tutti questi rapporti che fonde “economia” e “politica” in una realtà contraddittoria la cui conoscenza scientifica è il presupposto oggettivo della concezione marxista e leninista del Partito” (pag 64-65) [Arrigo Cervetto, ‘Lotte di classe e partito rivoluzionario’, Edizioni Lotta Comunista, Milano, 2022]