“Quella che l’ideologia borghese definiva «scienza politica» non era altro che una sociologia positivista e soggettiva che generalizzava i fenomeni politici e che costruiva «soggettivamente» alcune «leggi» della politica senza avere determinato scientificamente, con il criterio materialistico, il loro rapporto con le leggi oggettive della struttura economica. La «scienza politica» leninista, che ha le sue «idee generalizzatrici» in Marx, nel «Capitale», nel «Diciotto Brumaio», nella «Guerra civile in Francia» ecc., è una «forma» della scienza marxista. Ripetiamo ancora una volta che, anche in questo caso, uniamo i termini «politica» ed «economia» esclusivamente a scopo illustrativo, poiché non esiste una scienza economica marxista che sia fine a se stessa, ma esiste il principio scientifico dell’astrazione di rapporti di produzione determinanti la sovrastruttura, ad esempio la politica. La concezione leninista del partito, è appunto, la scienza che analizza, descrive, definisce in quali forme, con quali caratteristiche, con quali manifestazioni il «determinato» si comporta, si muove, agisce, reagisce, sopravvive od esplode nella fase imperialistica della formazione economico-sociale capitalistica. E in quanto scienza, il partito analizza, descrive e definisce il suo comportamento e la sua azione, la sua strategia; e lo può fare perché dalle «idee generalizzatrici» del marxismo ha tratto la sua piattaforma scientifica e l’oggetto della diffusione del marxismo nella classe operaia come principio scientifico da verificare nel processo «materialistico» di formazione della coscienza politica proletaria. Pervenuto ad essere oggettivamente una vera e propria «coscienza collettiva» il Partito può accumulare la conoscenza di un «Monte Bianco di fatti concreti politici» che le contraddizioni del capitalismo, le lotte sempre più acute delle classi, le manifestazioni sempre più estese a tutte le forme degli antagonismi sociali, la dimostrazione sempre più evidente della subordinazione totale dello Stato al capitalismo, pongono alla esperienza politica della classe operaia. In questo materiale enorme di fatti politici concreti il partito costituisce il laboratorio scientifico in cui trovano la verifica, il principi di astrazione e di reiterabilità dei fenomeni sociali, delle lotte sociali, delle lotte politiche. L’esperienza accumulata diventa grandissima e preziosa, su piano nazionale e internazionale, e permette la definizione esatta di fenomeni costanti e regolari che si manifestano in tutte le forme di connessione tra i rapporti di produzione ed i rapporti sociali, in tutte le lotte delle classi, in tutte le lotte politiche. Ne risulterà la definizione esatta di alcune «leggi», che potremo chiamare «leggi oggettive della sovrastruttura». Tutta l’opera di Lenin è ricchissima del contributo che egli ha dato ad una più approfondita descrizione delle «leggi oggettive», ad una più minuziosa analisi della loro «interna articolazione», ad una più concreta conoscenza della «determinazione». Tutta la sua opera è una miniera inesauribile di descrizioni, di analisi, di conoscenza, di esperienza, di definizione delle lotte delle classi, delle loro lotte politiche, delle «leggi oggettive» della sovrastruttura politica: una miniera che ha già dato una sua organica sistemazione in tutto il suo complesso e che in molti suoi filoni è ancora da scoprire. Con la sua concezione del partito, Lenin applicava il metodo scientifico per definire tutte le forme che regolano il rapporto struttura-sovrastruttura, tutti gli aspetti «tipici» e tutti gli aspetti «peculiari» che caratterizzano questo rapporto nel suo movimento storico, nella sua fase ascendente e nella sua fase di convulsione e di disgregazione. La strategia del partito, la strategia della classe operaia, era ormai maturata politicamente a scienza dell’azione conseguente alla possibilità della rivoluzione socialista. La scienza diventava, ormai nella pratica quello che teoricamente era sempre stata, la scienza della rivoluzione” (pag 30-31) [Arrigo Cervetto, ‘Lotte di classe e partito rivoluzionario’, Edizioni Lotta Comunista, Roma, 1966] [Lenin-Bibliographical-Materials] [LBM*]
- Categoria dell'articolo:Nuove Accessioni
- Articolo pubblicato:6 Luglio 2022