“Quanto all’uso del termine “dialettica” (e derivati), si trovano nelle pagine di Gramsci i diversi significati che il termine ha assunto nel linguaggio marxistico. Si possono distinguere almeno due significati fondamentali: il significato di “azione reciproca” e quello di “processo per tesi, antitesi e sintesi”. Il primo significato appare quando l’aggettivo “dialettico” è unito a “rapporto”, “nesso”, forse anche “unità”; il secondo, quando è unito a “movimento”, “processo”, “sviluppo”. È inutile dire che i due significati sono nettamente diversi. (…) A questi due significati Engels, nella ‘Dialettica della natura’, ne aggiunge un altro. Per Engels, le leggi della dialettica sono tre, vale a dire, oltre alle leggi della compenetrazione degli opposti (azione reciproca) e della negazione della negazione, anche quella “della conversione della quantità in qualità e viceversa” (10). In Gramsci si trovano tutti e tre i significati. Nel senso di azione reciproca, direi che il termine “dialettica” viene usato, ad esempio, nell’espressione “dialettica intellettuali-massa” (11). Il significato dell’espressione è che intellettuali e massa non sono termini senza relazione , e neppure a relazione univoca, ma sono termini a relazione biunivoca, nel senso che, come gli intellettuali influiscono sulla massa dando ad essa la consapevolezza teorica delle sue aspirazioni, così la massa influisce sugli intellettuali, dando ad essi; con l’espressione dei propri bisogni, una funzione storica reale. Gli intellettuali decadono quando il nesso si rompe. (…) La funzione del concetto di dialettica nel pensiero gramsciano è centralissima, ed è legata quasi esclusivamente al secondo significato sopra illustrato che è, come si è detto, il significato genuino hegeliano-marxistico. Il concetto di dialettica serve a Gramsci per caratterizzare il marxismo come filosofia nuova, e a dare battaglia, secondo l’interpretazione di Marx più volte ripetuta da Engels, su due fronti, contro l’idealismo hegeliano, che è dialettico, sì, ma fa un uso speculativo della dialettica, e contro il materialismo volgare che è sì antidealistico, ma non è dialettico” [‘Gramsci e la dialettica’, pag 28-29; 31-32] [(in) Norberto Bobbio, ‘Saggi su Gramsci’, Feltrinelli, Milano, 1990] [(10) F. Engels, Dialettica della natura’, Edizioni Rinascita, Roma, 1950, p. 32; (11) Quaderni del carcere, cit., p. 1386]