“L’Agazzi sottolinea (…), con acutezza, che il Croce giunge allo studio del materialismo storico «con un patrimonio di convinzioni già stabilite, che … condizioneranno in maniera non indifferente lo stesso accostamento ai nuovi studi, anzi lo stesso ‘tipo di lettura’ che egli verrà facendo degli scritti di Labriola, di Marx e di Engels» (p. 74). Aggiungerei che il complesso di tali idee (che l’Agazzi con generosità invero eccessiva definisce, in relazione a questa fase del pensiero crociano, assai vario e vivace) (p. 74), si presenta non solo privo di legami unitari, ma anche abbastanza ‘ovvio’, sì da farci riflettere sulla umiltà di origine di una filosofia destinata a tanta fortuna. Col capitolo secondo intitolato ‘Antonio Labriola e la ‘crisi del marxismo”, si entra nel vivo anche delle questioni teoriche. Dobbiamo perciò tratteggiare brevemente la interpretazione del pensiero labriolano che viene proposto dallo Agazzi. Egli insiste sul fatto che «profondamente diverso è lo spirito che anima la ‘critica labriolana’ del marxismo, da quella che domina sia la ‘revisione’ crociana sia l’opera dei ‘revisionisti’ di destra o di sinistra» (p. 102). Mentre il Croce non seppe affrontare « lo studio del marxismo con una totale assenza di presupposti e di soluzioni precostituite» (p. 103), il Labriola invece «seppe sviluppare la problematica marxista, per così dire, ‘dall’interno’, approfondendola senza tradirne lo spirito» (p. 103). Alludendo alla fase herbartiana, l’Agazzi respinge «la tendenza a collegare troppo strettamente il marxismo finale con l’iniziale hegelismo del Labriola, che si manifesta in taluni interpreti marxisti di stretta ortodossia» (p. 105), e vede invece nella utilizzazione herbartiana operata dal Labriola «una correzione della prospettiva filosofica hegeliana mediante l’indagine concettuale legata all’esperienza concreta» (p. 106). Il marxismo del Labriola si definisce così come «un ‘metodo genetico’ o ‘epigenetico’ che è l’espressione più chiara del suo bisogno di concretezza e di storicità» (p. 106). Mentre per altri interpreti che l’Agazzi, lo abbiamo visto, ama chiamare ‘ortodossi’ (ma il termine nell’attuale fase del marxismo nel mondo ha uno scarsissimo senso o ne mantiene solo uno limitato e provinciale), il cammino dall’hegelismo italiano al marxismo labriolano, riproduce quello dallo hegelismo tedesco al pensiero di Marx attraverso una ripetizione del celebre rovesciamento materialistico, per l’Agazzi invece, che rifiuta quella interpretazione del rapporto tra Hegel e Marx, l’aspetto centrale del cammino di Marx e del Labriola dallo hegelismo al materialismo storico è dato «dalla demistificazione della dialettica hegeliana mediante l’utilizzazione dei concetti scientifici determinati» (p. 107). Risulta da ciò il significato che l’Agazzi attribuisce al marxismo, e conseguentemente anche al pensiero del Labriola. Esso consiste essenzialmente in questi due elementi: «’il carattere scientifico’, secondo propri specifici metodi dell’interpretazione della storia (che proprio in quanto è scientifica è al contempo anche guida dell’azione politica); e la ‘funzione demistificante’, la critica radicale di ogni illusione ideologica. Motivi», continua l’Agazzi, «che sono, naturalmente, connessi in modo assai stretto: perché è proprio per il suo carattere scientifico che il materialismo storico può mostrare l’insignificanza teoretica delle ideologie, spiegandone la genesi reale ed illustrandone il significato pragmatico-sociale» (p. 110). Questa concezione del marxismo labriolano induce l’Agazzi a respingere la interpretazione che Gramsci dà del Labriola (2). Induce inoltre lo Agazzi a cogliere una vicinanza tra Labriola e la genuina esigenza «che sta al fondo del programma positivistico, in quanto, nel carattere scientifico, sostanzialmente affine a quello dello stesso materialismo storico» (pp. 111-112)” [Nicola Badaloni, ‘Per un aggiornamento culturale: bilanci e prospettive’. (Sul volume di Emilio Agazzi, ‘Il giovane Croce e il Marxismo’), ‘Critica storica’, Roma, n. 2 1964]
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- Articolo pubblicato:16 Maggio 2017