“Sta di fatto che quest’idea del conflitto tra il determinismo e la morale, tra la necessità storica e l’importanza dell’individuo, è uno dei trastulli preferiti del filosofo soggettivista. Egli ha imbrattato a questo proposito montagne di carta e detto un cumulo di sciocchezze sentimentali piccolo-borghesi per appianare questo conflitto a vantaggio della morale e della funzione dell’individuo. In realtà qui non c’è nessun conflitto; esso è stato inventato dal signor Mikhailovski, il quale temeva (e non senza ragione) che il determinismo scalzasse le basi della morale piccolo-borghese che gli è così cara. L’idea del determinismo, stabilendo la necessità delle azioni umane, rigettando la favola sciocca del libero arbitrio, non sopprime affatto la ragione, né la coscienza dell’uomo, né l’apprezzamento delle sue azioni. All’opposto, soltanto dal punto di vista del determinismo è possibile dare un apprezzamento rigoroso e giusto, invece di attribuire tutto ciò che si vuole al libero arbitrio. Nello stesso modo anche l’idea della necessità storica non compromette per nulla la funzione dell’individuo nella storia: tutta la storia si compone appunto delle azioni di individui che sono indubbiamente dei fattori attivi. La questione reale che sorge quando si deve giudicare l’attività sociale di un individuo, consiste nel sapere: in quali condizioni il successo è assicurato a questa attività? quali sono le garanzie che questa attività non rimanga un atto isolato, sommerso in una marea di atti contrastanti? A questo si riduce anche un’altra questione che i socialdemocratici e gli altri socialisti russi risolvono differentemente: in qual modo l’attività tendente all’attuazione del regime socialista deve attrarre le masse per dar risultati seri? E’ evidente che la soluzione di questo problema dipende direttamente e immediatamente dal concetto che si ha del raggruppamento delle forze sociali in Russia, delle lotte delle classi, di cui si compone la società russa (…)” [V.I. Lenin, ‘Che cosa sono “gli amici del popolo” e come lottano contro i socialdemocratici?’ (1894), in: V.I. Lenin, ‘Opere complete, I. 1893-1894’, Roma, 1954] [Lenin-Bibliographical-Materials] [LBM*]