“Il viaggio [di Plechanov] a Parigi gli avrebbe offerto la possibilità di rinnovare e possibilmente rafforzare i legami con Lavrov che fra l’altro conosceva Marx e Engels. Infine, comunque fossero andate le cose a Parigi, Plechanov avrebbe fatto un passo avanti verso la pubblicazione della Biblioteca social-rivoluzionaria e avrebbe trovato un terreno comune di intesa con le persone che avrebbero dovuto dirigerla: Lavrov, Gartman e Morozov. Plechanov si trattenne a Parigi quasi un anno cioè fino alla fine del 1881 (52) ed è proprio in questi mesi che muta decisamente in lui tutta la precedente impostazione di rivoluzionario contadino che chiama «la Russia alle armi». A Parigi influì beneficamente sul Nostro tutta una serie di fattori. Qui incominciò a frequentare le numerose riunioni operaie, e forse, nessun altro momento era tanto propizio come quello per fare un’esperienza duratura. Pochi mesi prima, verso la fine del 1879, a Marsiglia si era tenuto il congresso operaio che aveva preso la decisione di costituire un partito indipendente del proletariato francese. Le discussioni fra gli anarchici e i marxisti avevano raggiunto l’acme a causa della decisione congressuale di partecipare alla lotta politica. Questa decisione rappresentava una vittoria decisiva del marxismo sull’anarchismo all’interno della classe operaia francese. Nel maggio 1880 Lafargue e Guesde andarono a Londra per elaborare con Marx e Engels il progetto di programma di Partito operaio francese. Il programma era costituito da una parte teorica scritta da Marx e da un programma minimo compilato da Guesde. Ci sembra che l’incontro e la conoscenza personale fra Guesde e Plechanov abbiano segnato, com’è stato particolarmente messo in rilievo da Rosalia Markovna (la seconda moglie di Plechanov) e da Dejc (53), un momento particolare nell’evoluzione del giovane rivoluzionario russo. Evidentemente il contatto fu facilitato e reso subito fruttuoso dalla loro peculiare formazione culturale molto influenzata negli anni precedenti dalle idee di N.G. Cernysevskij. Vari ricercatori come Belkin, Venturi e Willard (54) hanno messo in luce come Guesde, durante il suo esilio milanese, sia rimasto influenzato da una serie di idee del grande rivoluzionario democratico russo. Il grande influsso di due opere di Cernysevskij ‘Che fare?’ e ‘Aggiunte e osservazioni al primo libro di economia politica del Mill’, sui due lavori di J. Guesde, ‘Essai de Catechisme socialiste’ e l’articolo ‘Della proprietà (risposta al Senatore Lampertico)’ pubblicato su “La Plebe” del 19 settembre 1876, è già stato ampiamente dimostrato dallo studioso sovietico U. Belkin. Quest’ultimo ha dimostrato che Guesde al pari di Cernysevskij vedeva la lotta della classe operaia non dal punto di vista dei rapporti di produzione capitalistica ma dal punto di vista della giustizia, utilità, ecc. e cioè dalle posizioni teoriche del rivoluzionario russo (55)” [Renato Risaliti, ‘G.V. Plechanov da populista a marxista’, ‘Critica storica’, Roma, n. 4 1969] [(52) Plechanov, I, p. 149 e “Dela i Dni”, pp. 84-87; (53) L.G. Dejc, G.V. Plechanov, materialy dlja biografii, vypusk, I, Novaja Moskva 1922, pp. 71-73; (54) Si veda l’articolo di N. Belkin, ‘”Socialisticeskij Katechizis” Zulja Geda i Cernysevskij’, (Il catechismo socialista di Jules Guesde e Cernysevskij), in: “Voprosy Istorii”, 1946, n. 8-9, pp, 91-96; F. Venturi, ‘Roots of revolution’, p. 748 (notes); Claude Willard, ‘Jules Guesde, Textes Choisis (1967-1882)’, Paris, 1959 (notes) e p. 16; Id, Id, ‘Les Guesdistes’, Paris, 1965, p. 13 (nota); (55) Si veda N. Belkin, op. cit, p. 19]