“La faccenda di Basilea è molto carina. In generale le cose marciano bene in Svizzera. Certo, la faccenda ha solo il significato che colà tutto si manifesta alla luce del sole, mentre nel resto del continente tutto viene più o meno represso. Ma è già cosa ottima. Anche la legislazione diretta del popolo significa là che nei consigli legislativi ci si oppone al dominio diretto o indiretto dei borghesi. Siccome gli operai svizzeri non esistevano quasi affatto come proprio partito politico fino al momento dello sciopero di Ginevra, ma erano solo la coda della borghesia radicale, elessero nei consigli solo borghesi radicali, mentre d’altro canto i contadini eletti si lasciavano a loro volta maneggiare facilmente dai borghesi istruiti. Per cantoni piccoli una cosa simile può essere abbastanza buona, diventa naturalmente subito superflua e agisce da ostacolo non appena il proletariato entra in massa nel movimento e comincia a dominarlo. Cosa buona nello ‘strike’ di Basilea i contributi giunti dall’Austria fino giù a Temesvar. È imperdonabile che il vecchio Becker abbia fatto arenare tutta la faccenda con le sue orribili declamazioni. Ho appena dato un’occhiata all’opuscolo di Vogt (1); e ho visto che fa discendere i cavalli dalle pulci. Se è così, da che cosa mai ha origine quell’asino che ha scritto questo opuscolo? Oggi ti rimando i numeri del ‘Social-Demokrat’, ecc., insieme con alcuni numeri della ‘Zukunft’. È ottima cosa che ci siano ancora 50 esemplari dello ‘Herr Vogt’ presso Kugelmann. Se Vogt terrà di nuovo un corso a Berlino, K[ugelmann] dovrà mandarvi una parte e farlo annunciare nei giornali. Scommetto che questo lo farebbe scappare. Sam Moore sta studiando ora molto seriamente il tuo primo fascicolo di Duncker, lo capisce abbastanza bene. Ha afferrato completamente le cose dialettiche nella teoria del denaro e dichiara che sono il meglio di tutto il libro, ‘theoretically speaking’. Con il mio bravo Gottfried le cose andranno ancora molto per le lunghe. Ma se in qualche modo mi sarà possibile, verrò a Londra giovedì sera e mi tratterrò fino a domenica sera. La fotografia mi è piaciuta molto. Il Büchner lo ha Gumpert, uno di questi giorni andrò a prenderlo; ho una certa timidezza dinanzi alla moglie che si fa sempre più filistea. Bisogna dire che i lassalliani se ne intendono assai meglio in fatto di agitazione che non il nostro bravo Wilhelm con i suoi bufali del partito popolare. Ed è un fatto molto spiacevole perché sembrano sorpassare in pieno W[ilhelm] e Bebel, e perché le masse sono così orrendamente stupide e i capi sono tutti quanti farabutti. Domani, con un corteo enorme, Jones sarà sepolto nel cimitero dove sta Lupus. È davvero peccato che costui se ne sia andato. Le sue frasi borghesi erano in fondo solo finzioni, e qui a Manchester non c’è nessuno che possa sostituirlo presso gli operai. La gente si troverà di nuovo in pieno sbandamento e ancor maggiormente accodata ai borghesi. Per giunta Jones era pur sempre, fra gli uomini politici, l’unico inglese colto che ‘au fond’ fosse completamente dalla nostra parte” [Lettera di Engels a Marx, Manchester, 29 gennaio 1869] [(1) ‘Memorie sur les microcépkales ou hommes-singes’, Ginevra, 1867] [Carteggio Marx-Engels, Volume V, 1867-1869′, Edizioni Rinascita, Roma, 1951]
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- Articolo pubblicato:9 Maggio 2017