“Ora se si studia qual è la natura dello Stato alla luce dell’insegnamento che viene dato dal marxismo, si vede (come in maniera estremamente chiara, suggestiva e convincente, dimostra Engels nella sua opera ‘L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato’), che lo Stato sorge quando sorge la società divisa in classi. Lo Stato quindi non è una entità astratta o una categoria del pensiero, ma è l’espressione della necessità di limitare le contraddizioni della società divisa in classi. Fino a che la società non è divisa in classi, cioè prima del sorgere della società schiavistica, lo Stato non esiste. “Lo Stato – dice Engels – è un prodotto della società giunta a un determinato stadio di sviluppo; è la confessione che questa società si è avvolta in una contraddizione insolubile con se stessa, in antagonismi inconciliabili che è impotente ad eliminare. Ma perchè questi antagonismi, queste classi con interessi economici in conflitto non distruggano se stessi e la società in una sterile lotta, sorge la necessità di una potenza che sia in apparenza al di sopra della società che attenui il conflitto, lo mantenga nei limiti dell'”ordine”; e questa potenza che emana dalla società, ma che si pone al di sopra di essa e che si estranea sempre più da essa, è lo Stato” (1). Quindi non esiste una soluzione di continuità tra società e lo Stato. Lo Stato si pone come la manifestazione del dominio di una classe sull’altra classe o sulle altre classi esistenti in una determinata società, a seconda del grado di sviluppo che è stato raggiunto dalla società stessa. Così: nella società schiavistica lo Stato è lo strumento di dominio dei padroni di schiavi, i quali utilizzano il fatto di disporre di questo apporto per realizzare il loro dominio di classe e per tener soggetta la classe degli schiavi; nella società feudale, lo Stato è lo strumento dei signori della terra, dei feudatari, i quali se ne servono per realizzare il loro dominio sui lavoratori della gleba; nella società capitalistica lo Stato è lo strumento di coloro che posseggono i mezzi di produzione e quindi lo Stato è espressione del dominio della classe capitalistica sulle altre classi” [Bruzio Manzocchi, ‘Lo Stato come soggetto della politica economica’, Politica economica. I Lezione. Principi generali di politica economica, Roma, 1955] [(1) F. Engels, origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato’, Roma, 1950, pag 170]